A seguito della condanna per il maxi-risarcimento di 416000 a favore del Comune di Pescia da parte dell’ex funzionario all’urbanistica   Pino Lascialfari ci viene spontanea una domanda: come sia stato possibile per il suddetto funzionario,  senza coperture politiche, ”di aver  gestito esclusivamente   l’ufficio urbanistica del Comune di Pescia come uno studio privato, con una gestione improntata al proprio tornaconto personale utilizzando il ruolo di dirigente dell’amministrazione che con la sua condotta ha danneggiato? ” Ma  i Sindaci, la Giunta, gli assessori all’urbanistica e i colleghi del funzionario non si erano mai accorti di nulla?   Se non sapevano si può annoverare a loro certamente una superficialità e una mancanza di controllo sull’operato del funzionario, se invece avessero saputo, e fatto finta di non sapere,  sarebbe stata una cosa grave che dovrebbe essere chiarita a fondo dagli organi competenti, i quali per la verità hanno condannato solo il Lascialfari che in questa singolare vicenda  è stato l’unico a pagare . Licenziato esattamente 4 anni fa,dopo l’insediamento dell’amministrazione Fambrini,  dovrà risarcire il Comune,  mentre gli altri soggetti  suesposti, che collaboravano gomito a gomito con l’ex funzionario sembra non essere stati minimamente coinvolti  dall’inchiesta.  Se il loro comportamento è stato specchiato, come sembra, va a loro merito di aver operato con onestà e  trasparenza, ma certo non con avvedutezza e forse con qualche prudente silenzio di troppo. I  giudici hanno disposto il pignoramento dei beni del geometra, della moglie e dei 234mila euro depositati al Tribunale di Pistoia. Esaurito il fronte penale con una condanna stabilita dalla Cassazione in 4 anni 5 mesi e 15 giorni, ora i giudici  contabili arrivano alla confisca all’ex funzionario  di 416.000 euro dopo  l’arresto  a suo tempo di Lascialfari  ”che interruppe un sistema di favori e bustarelle che andava avanti da almeno vent’anni delle quali nessuno parlava, sapeva o denunciava”. Analizzando bene tutta questa delicatissima vicenda sembra di assistere a  una puntata di  Scherzi a Parte.