Necessarie case della salute in tutte le aree rurali e accorciamento dei tempi di attesa

L’Associazione pensionati di Cia presenta le criticità e le priorità in materia sanitaria e assistenziale per gli agricoltori in pensione. Secondo il presidente regionale Anp-Cia Del Carlo «bisogna realizzare case della salute funzionanti 24 ore su 24». Per il presidente di Anp-Cia Pistoia Aroni tempi così lunghi di attesa equivalgono a negare le visite e l’assistenza non può essere lontano dai luoghi di residenza. Orlandini, presidente di Cia Pistoia, chiede più coraggio sulle aggregazioni fra Comuni in Valdinievole e Montagna Pistoiese, che avrebbero ricadute positive anche in ambito sociosanitario.

 

«Noi ci battiamo perché la riforma sanitaria in Toscana e l’attuazione dei cambiamenti programmati abbiano un punto di riguardo fondamentale sui servizi sociali nelle aree rurali e nelle aree interne (non voglio usare il termine “marginali”). Vogliamo che siano garantiti i territori e i bisogni degli anziani, questo è il punto fondamentale. Quindi bisogna realizzare quanto prima le case della salute in tutte le realtà territoriali, case della salute funzionanti 24 ore su 24 e nelle quali le persone bisognose, e gli anziani in particolare, possano agevolmente rivolgersi per avere tutti i servizi e le risposte ai bisogni che in quel momento si presentano».

E’ la richiesta avanzata da Alessandro Del Carlo, presidente regionale dell’Anp (Associazione nazionale pensionati) della Confederazione italiana agricoltori (Cia), al termine della tavola rotonda “Organizzazione della sanità pubblica in Toscana ed esigenze dell’anziano oggi” tenutasi ieri al Centro civico del Fiore di Chiesina Uzzanese alla presenza dei sindaci di Chiesina Uzzanese Marco Borgioli e di Ponte Buggianese Pier Luigi Galligani e dei candidati alle elezioni regionali Federica Fratoni e Massimo Baldi. Un incontro che si è trasformato, grazie anche ai contributi di alcuni agricoltori pensionati presenti come Silvano Paolettoni, nell’occasione per formulare, da parte di Anp-Cia, una prima lista di richieste prioritarie in materia sanitaria e assistenziale, fra cui anche la questione dei non autosufficienti e quella dei tempi di attesa delle visite mediche specialistiche.

«E’ da tanto tempo che stiamo cercando di portare in Regione le istanze dei nostri pensionati – ha detto Luciano Aroni presidente di Anp-Cia Pistoia – e, come è venuto fuori anche nella discussione, la cosa più importante per i pensionati è un’assistenza a casa, perché non è che si ha bisogno dell’ospedale in tutti i modi. Si ha bisogno invece di un’assistenza vicino alle abitazioni, perché tanti pensionati oggi sono soli, tanti non hanno le risorse per andare a curarsi da altre parti e quindi si tratta di esigenze fondamentali, oltre che elementari. Ci vuole un drastico accorciamento dei tempi di attesa, perché non è plausibile che, come ha detto un intervenuto, si debba andare a fare una visita richiesta dal medico dopo un anno. Insomma, se uno la richiede, vuol dire che ci vuole e un anno dopo è come non farla. E per un pensionato a 500 euro andare a pagare 150 euro di visita francamente è una cosa che non va bene. Ecco questa è la nostra richiesta principale».

Il presidente di Cia Pistoia Sandro Orlandini ha colto l’occasione per allargare il discorso a temi più generali di carattere istituzionale che potrebbero avere però ricadute decisive in termini di risorse disponibili anche per la sanità e l’assistenza. «Ai candidati alle regionali – ha detto Orlandini – chiedo che, una volta eletti in Regione, diventino referenti importanti per il territorio che, svuotato in larga parte dalle competenze della Provincia, potrebbe sentire un vuoto istituzionale. E invece il processo di trasformazione istituzionale in corso, che sta coinvolgendo, oltre alle province, anche le camere di commercio, può essere visto come un’opportunità per portare a termine quelle scelte che stiamo aspettando da tempo. A cominciare dalle aggregazioni fra i piccoli Comuni, che in realtà come la Valdinievole o la Montagna Pistoiese potrebbero significare razionalizzazione dei costi con conseguente liberazione di risorse anche per la sanità».

 

Addetto stampa Cia Pistoia

Comunicato stampa