Un’opportunità che può valere per ogni azienda fino a 350 mila euro di finanziamento a fondo perduto, variabile dal 75% al 90% di tutto l’investimento in ‘agricoltura di precisione’.
“Parte il 20 gennaio la possibilità di presentare domande di finanziamento e abbiamo voluto dare l’ampio risalto alle possibilità offerte dal bando di Regione Toscana alle aziende agricole. In particolare sul vivaismo ornamentale il settore principe del settore primario di pistoiese, che necessariamente deve innovarsi per poter mantenere i suoi primati. Uno per tutti: circa il 40% dell’export italiano di piante vive è frutto del lavoro delle aziende pistoiesi”, ha spiegato Fabrizio Tesi, presidente di Coldiretti Pistoia, in occasione del convegno La precisione (è) ornamentale. L’agricoltura 4.0 nel vivaismo, novità e finanziamenti, organizzato da Coldiretti e che ha visto la partecipazione di università ed altri enti: CREA, Scuola Sant’Anna, UniTus, Unifi-Dagri, CNR, Regione Toscana. Media partner Aboutplants.eu..
Sono state sviscerati gli aspetti tecnici del bando, e tutto ciò che bolle nella pentola dell’innovazione 4.0, dalle strumentazioni già ampiamente disponibili come decine di tipologie di sensori che captano e trasmettono informazioni su cosa serve alla singola pianta; alle tendenze della ricerca, come l’uso dei laser per evitare la crescita erbe infestanti, il raggio colpisce il meristema dell’erba e lo danneggia o lo uccide. Una tecnica che in prospettiva potrebbe risolvere i problemi causati dagli erbicidi.
“La transizione verso l’agricoltura di precisione è una svolta epocale per tutti i settori–ha detto Tesi-. Avrà la stessa valenza che ha avuto il passaggio dai buoi al trattore, o nello specifico del vivaismo ornamentale l’introduzione della coltivazione in vaso, che sembrava a molti un’eresia, ma che poi si è rivelata una tecnica indispensabile per competere”.
Oggi si fa un altro salto. Passiamo dal trattore a gasolio ai robot teleguidati da remoto, che traggono le informazioni per le lavorazioni da effettuare dai satelliti e da sensori nel terreno.
“Tecnologie in parte già fruibili, ma è evidente che occorre una svolta organizzativa importante –spiega il presidente Tesi-. E noi siamo, come associazione, il collante tra il mondo della ricerca e le aziende, affinché imprenditori e ricercatori trovino il registro linguistico comune per condividere tecnicalità, principi scientifici ed esperienze empiriche”.
“Inoltre –conclude Tesi-, Coldiretti stimola e supporta le aziende per attingere agli importanti finanziamenti stanziati nel Psr da Regione Toscana, complessivamente di 8 milioni 250 mila euro, interamente finanziati con risorse messe a disposizione dallo strumento dell’Unione europea Next Generation UE, per innovare e al servizio dell’ottimale gestione in vivaio. La domanda di aiuto deve essere presentata, a partire dal 20 gennaio 2023 ed entro il 6 marzo 2023. Le aziende possono rivolgersi ai nostri uffici”.
Sono intervenuti al convegno, moderato da Francesco Ciarrocchi, direttore di Coldiretti Pistoia, Stefania Bellini di Regione Toscana; Paolo Giorgi membro della giunta della Camera di Commercio di Pistoia e Prato (e vicepresidente di Coldiretti Pistoia) ; Gabriele Sgueglia, assessore al vivaismo del Comune di Pistoia; Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Toscana; Piero Battista del CNR – Istituto per la BioEconomia; Sonia Cacini del CREA, Centro di ricerca Orticoltura e Florovivaismo; Margherita Modesti di UniTus – Dipartimento per l’Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali; Stefano Brizzolara della Scuola Superiore Sant’Anna; Daniele Sarri dell’Università di Firenze-Dagri; Lorenzo Belcapo di CAA Coldiretti, che ha descritto DEMETRA, un’applicazione a disposizione sul Portale del socio Coldiretti, che aggrega dati satellitari con quelli rilevati dai sensori della propria azienda, in modo da dare agli imprenditori, vivaisti inclusi le informazioni oggettive utili a prendere le migliori decisioni.
Ha concluso i lavori Fabrizio Tesi, presidente di Coldiretti Pistoia.
IL BANDO IN SINTESI
Il bando concede contributi in conto capitale, agli Imprenditori agricoli professionali (Iap) o soggetti ad essi equiparati che intendono realizzare investimenti, materiali ed immateriali che consentono di introdurre / potenziare in azienda pratiche di agricoltura di precisione.
Il bando, promosso nell’ambito di Giovanisì il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani, dà attuazione al tipo di operazione 4.1.1 “Miglioramento della redditività e della competitività delle aziende agricole” ai fini dell’agricoltura di precisione e digitale del Programma di sviluppo rurale (Psr) del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) 2014-2022.

Finalità del bando
Il bando intende contribuire a rendere più efficiente e sostenibile il processo produttivo, attraverso l’ottimizzazione nell’uso degli input esterni (ad esempio fitofarmaci, fertilizzanti, etc.) e delle risorse (ad esempio umane, mezzi, etc.), minimizzando al contempo l’impatto ambientale. Risultato lo si ottiene grazie all’introduzione / potenziamento in azienda di tecnologie/attrezzature e sistemi/sensori di “agricoltura di precisione e digitale” quali si citano a titolo esemplificativo e non esaustivo i dispositivi che compongono l’universo dell’IoT- Internet of Things – per l’agricoltura, le macchine e attrezzature intelligenti dotate di sensoristica anche di posizionamento; i robot e droni utilizzati per il rilievo, il monitoraggio, lo sviluppo di mappe ed interventi colturali nei limiti di ciò che è previsto dalle normative e dagli strumenti ad oggi disponibili.
Attraverso le suddette “tecnologie / sensori” l’imprenditore agricolo professionale (Iap) potrà essere in grado di eseguire le seguenti attività:
a) Raccolta, gestione e monitoraggio dei dati (digitalizzazione dell’agricoltura) inerenti sia la coltura/allevamento durante tutto il ciclo produttivo.
b) Esecuzione interventi di precisione: questa fase presuppone l’impiego di macchine/attrezzature in grado di eseguire interventi a rateo variabile (VRT) tramite lettura di mappe di prescrizione, oppure interventi puntuali e funzionali alle esigenze della coltura/allevamento sulla base delle informazioni fornite da servizi digitali in agricoltura (ad esempio mappe) e dai sistemi di supporto alle decisioni (ad esempio DSS o modelli previsionali).

Scadenza e presentazione della domanda
La domanda di aiuto deve essere presentata, a partire dal 20 gennaio 2023 ed entro le ore 13.00 del 6 marzo 2023, esclusivamente mediante procedura informatizzata impiegando la modulistica disponibile sulla piattaforma gestionale dell’anagrafe regionale delle aziende agricole gestita da Artea, raggiungibile dal sito della Agenzia regionale per l’erogazione in agricoltura (Artea): www.artea.toscana.it.

Destinatari / beneficiari del bando
Sono ammessi a presentare domanda e a beneficiare del sostegno gli imprenditori agricoli professionali (Iap) iscritti, riconosciuti ed equiparati.

Investimenti ammissibili
Si riconosce un sostegno agli investimenti di seguito elencati:
A.1 realizzazione di nuove serre fisse hi-tech;
A.2 dotazioni aziendali con riferimento all’acquisto di tecnologie/attrezzature e sistemi/sensori di “agricoltura di precisione e digitale” o di macchinari e attrezzature dotati della suddetta tecnologia / sistemi / sensori da impiegarsi nel settore delle produzioni vegetali per l’esecuzione di operazioni colturali e di raccolta o nel settore zootecnico

Tipo di agevolazione
Contributo con intensità pari al 75% dei costi ammissibili per tutti gli investimenti, incluse le spese generali.
Sono, inoltre, previste maggiorazioni, precisando che la percentuale massima consentita è pari al 90%;
15% per gli investimenti in zona montana
15% in caso di “giovane agricoltore”
15% per investimenti collegati ad operazioni di cui agli articoli 28 “Pagamenti agro climatico ambientali” e 29 “Agricoltura biologica” del Regolamento (UE) n. 1305/2013, indicati nel bando come “ambientali”.

Massimali di contributo
L’importo massimo del contributo pubblico concesso per singola domanda di aiuto è correlato:
al numero di occupati iscritti all’Inps, e all’attivazione di un numero di tirocini non curriculari, fino ad un massimo di 350 mila euro di contributo a fondo perduto. Non sono ammesse domande di aiuto con un contributo minimo richiesto / concesso inferiore a 15.000 euro.

Ufficio Stampa Coldiretti Pistoia

Comunicato stampa