Bilancio positivo per il primo incontro del ciclo “Una costituzione migliore?” dedicato all’approfondimento della recente riforma costituzionale in vista del referendum confermativo del prossimo 4 dicembre. Gli incontri hanno l’obiettivo di offrire un contributo ragionato alla discussione, partendo dal testo del professor Emanuele Rossi Una Costituzione migliore? – contenuti e limiti della riforma costituzionale che presta all’iniziativa il titolo e l’approccio nell’analisi dei contenuti.
Obiettivo pienamente raggiunto grazie alla disponibilità del professor Fabio Pacini, giovane docente di diritto costituzionale che ha guidato gli intervenuti nelle pieghe della riforma, e di Riccardo Fineschi di TVL, che ha condotto la serata insieme al professore.
Si è discusso per circa due ore del nuovo Senato, della sua composizione e delle sue funzioni partendo dal lungo lavoro di analisi del testo della riforma che, sotto la guida del professor Rossi, ha visto impegnati, tra gli altri, il professor Pacini e i colleghi Luca Gori e Andrea Marchetti, lavoro pubblicato sul sito della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (link: http://www.santannapisa.it/it/approfondimento-sulla-riforma-costituzionale).
Partendo dalla valutazione degli obiettivi che la riforma vuole perseguire, si è cercato di ragionare sulle soluzioni individuate dal legislatore per raggiungere gli intenti prefissi. Ne è scaturito un quadro di pro e contro sul quale ognuno può trovare gli strumenti necessari per recarsi alle urne informato e consapevole, nel rispetto delle recenti sollecitazioni del presidente Mattarella e del cardinale Bagnasco.
Entrando quindi nel merito, è stato possibile osservare come nel raggiungere l’auspicato (e condiviso) snellimento del rapporto Governo-Parlamento mediante l’eliminazione del legame fiduciario tra Senato e Governo, ci si esponga tuttavia al rischio di un eccessivo rafforzamento del Governo, disegnando un equilibrio di forze la cui gestione sarebbe così affidata alla legge elettorale. Per quanto riguarda la composizione e le funzioni del nuovo Senato, sono emerse evidenti criticità in relazione all’effettiva efficacia del suo operato: non è chiaro infatti come i futuri senatori, che com’è noto saranno scelti tra sindaci e consiglieri regionali con una ripartizione proporzionale alla popolazione di ogni singola regione, potranno organizzarsi per far fronte alle tante funzioni che la riforma attribuisce loro. I problemi che potrebbero presentarsi riguardano l’incertezza sul sistema di elezione dei senatori (alla luce del nebuloso riferimento alla “conformità alle scelte espresse dagli elettori” presente nell’articolo 57), il rispetto dei tempi operativi in mancanza di una struttura articolata e presumibilmente piuttosto onerosa, oltre che le effettive competenze dei suoi componenti e la capacità di rivestire il ruolo di rappresentanza territoriale e di raccordo Stato-Regioni a cui è chiamato. A margine di questa analisi, la riflessione ha riguardato anche l’opportunità del mantenimento della Conferenza Stato-Regioni, scelta che comporta rischi di sovrapposizione con il nuovo Senato, le contraddizioni che emergono in relazione alla sensibile riduzione delle autonomie territoriali prevista dal nuovo Titolo V e alla natura del mandato ai singoli senatori.
In chiusura di serata, alcune domande hanno dato vita ad uno stimolante dibattito che ha incontrato il favore dei presenti. L’appuntamento è per mercoledì prossimo 26 ottobre alle ore 21, sempre presso la sede del Cipes in via delle Pappe 10, con l’incontro dal titolo “Dentro il procedimento legislativo” anch’esso a cura del professor Fabio Pacini e condotto da Riccardo Fineschi.

Cipes Pistoia

 

Comunicato stampa