Fondazione Nazionale “C. Collodi”, Comune di Coreglia Antelminelli e Etruria Statue insieme per rilanciare un mestiere antico 

Pinocchio ci guiderà alla (ri)scoperta di un antico lavoro artistico-artigianale: quello del figurinaio, che ha fatto conoscere in tutto il mondo Coreglia Antelminelli, comune della Media Valle del Serchio (Lucca). Le maestranze, che negli anni dell’emigrazione hanno portato in tanti paesi lontani le loro statue fatte di “gesso e acqua” stanno scomparendo. Ultimo baluardo a difesa dell’antica tradizione è l’azienda Etruria Statue che si trova nelle colline della Mediav Vlle del Serchio, più precisamente a  Piano di Coreglia  (Coreglia Antelminelli). Qui la lavorazione avviene ancora con i sistemi antichi di una volta, utilizzando acqua, gesso e le mani sapienti e forti del figurinaio.

In difesa della sua storia è scesa anche l’amministrazione comunale di Coreglia Antelminelli che da anni opera per valorizzare e tutelare queste lavorazioni di artigianato artistico che hanno fatto la storia di questo territorio. I presepi con le statue dei figurinai sono state (e sono) conosciute in tutto il mondo, là dove l’emigrazione arrivò. Ad esempio in Germania sono molto apprezzate.

Il sodalizio tra Fondazione Nazionale Carlo Collodi, Comune di Coreglia Antelminelli e Etruria Statue è stato ufficializzato sabato 22 dicembre con l’esposizione, all’interno del Parco di Pinocchio di Collodi, di un presepe artistico in gesso anticato realizzato dall’azienda di Coreglia. La Natività è stata collocata nella Sala del Grillo, dove resterà in mostra per le festività natalizie. Alla presentazione erano presenti  Pier Francesco Bernacchi, presidente della Fondazione Nazionale “Carlo Collodi”, Valerio Amadei (Sindaco di Coreglia Antelminelli), Sabrina Santi (assessore alla cultura e al turismo di Coreglia Antelminelli),

dalla Regione Toscana Eugenio Giani, presidente dell’Assemblea Toscana e per il Comune di Pescia, il sindaco Oreste Giurlani.

 

Un incontro di intenti comuni che farà di Pinocchio l’ambasciatore di questo antico mestiere: “Non è la prima volta che la Fondazione si impegna nel promuovere e tutelare eccellenze del territorio locale e italiano – spiega Pier Francesco Bernacchi, presidente della Fondazione Nazionale Carlo Collodi – In questo caso si tratta di lavorazioni che rischiano di scomparire. Una tradizione legata soprattutto alla realizzazione di presepi , alla quale vogliamo affiancare la produzione di Pinocchi e, via via, dei personaggi del romanzo di Collodi. Statuine che saranno realizzate in gesso bianco e si potranno trovare al Parco di Pinocchio di Collodi, che l’acquirente potrà scegliere di dipingere. Nel kit, infatti, sarà inserito il necessario per decorarle”.

Dicono il sindaco Valerio Amedei e l’assessore Sabrina Santi:Attraverso Pinocchio, il parco e la Fondazioni Collodi speriamo di promuovere il nostro territorio e i nostri borghi: Coreglia Antelminelli, infatti, fa parte dei 250 Borghi più belli d ‘Italia. I loro particolari centri storici, ricchi di beni artistici e contornati da un paesaggio naturale, incontaminato e da viste, posti sull’Appennino e su Apuane spettacolari.

Vorremmo riportare il nome di Coreglia Antelminelli nel mondo così come fecero figurinai che nel XIX e XX secolo, emigrando in vari paesi dall’Europa alle Americhe, fino in Australia, con il loro povero bagaglio personale e professionale, ricco però dei manufatti della loro arte povera, ovvero statue in gesso rappresentanti soggetti sacri e profani; una volta raggiunta la destinazione i coreglini ingegnosi  aprivano le loro umili botteghe artigianali che in seguito al successo riscontrato dalle loro figurine, spesso diventavano vere e proprie fabbriche – spiegano -. Vorremmo riuscire anche attraverso l’Etruria Statue, ultima azienda artigianale rimasta sul nostro territorio, ad evitare la scomparsa di questo antico mestiere”.
Ma chi era il Figurinaio? :Durante il XIX e XX secolo le condizioni di vita della maggior parte della popolazione coreglina erano molto precariespiegano ancora il sindaco Amedei e l’assessore Santiquindi alcuni pensarono ad un nuovo mestiere, una nuova attività basata sull’utilizzo di un materiale molto povero e quindi facilmente acquistabile: il gesso, l’acqua e gli stampi. Si mettevano a lavorare nelle cantine con l aiuto di un garzone e quando le figurine erano pronte, si apprestavano ad emigrare ed andare a cercare mercati in vari parte del mondo. Siamo onorati di aver conosciuto il Presidente Bernacchi e la Fondazione e speriamo di far fronte al meglio all’opportunità che ci viene data”.

Una splendida Natività è ora in mostra al Parco di Pinocchio di Collodi. I fratelli Pellegrini alla guida dell’Etruria Statue spiegano che si tratta di: “Un presepe in gesso bianco anticato proviene dalla ditta Etruria Statue. Figurinaio è il nome della professione di chi esercita questo antico lavoro. Una lavorazione ecologica , questo è importante saperlo, che non inquina in quanto vengono utilizzati materiali sicuri. Per questa umile lavorazione, la passione è la cosa che più alimenta l’arte del prodotto, in quanto gli esperti figurinai hanno impiegato tutta la loro vita nell’inventare e sviluppare e migliorare le loro opere in gesso – dicono – I figurinai della Valle del Serchio, e nello specifico di Coreglia Antelminelli dove è presente anche il Museo della Figurina di Gesso e dell’Emigrazione , hanno rappresentato nella storia un flusso importante di emigrazione in tutti gli stati del mondo in cerca di fortuna , in cerca di lavoro, quando in questa zona all’inizi del 900 tra guerre mondiali ecc.. la vita era difficile. Quando un figurinaio andava in un paese cercava le cave di gesso , materiale che si estrae della montagne e quando lo trovava , iniziava a formare delle statue di vario genere , dai personaggi famosi, agli animali, oggetti religiosi che poi andava a consegnare barattandole con le cose di cui avevamo bisogno per vivere,  per poi finire in tempi moderni a veri e proprie aziende conosciute e rispettate in tutto il mondo. Purtroppo gli anni ‘80 con l’avvento del mercato asiatico, tutta questa lavorazione è praticamente scomparsa, inghiottita da giganti cinesi che con la loro concorrenza sleale hanno annientato tutto quanto costruito in centinaia di anni”.

Tuttavia la ditta Etruria Statue, con al timone Carlo e Orlando Pellegrini, la mamma Silvana e 12 collaboratori continuano l’opera dei “padri” figurinai .

Per la nostra dittaconcludono i Pellegriniè stato un piacere far avere al Parco di Pinocchio queste statue del presepe che servano a ricordare a tutti che il Natale principalmente è festeggiare l’avvento di Gesù”.

 

Adele Tasselli
Comunicato Stampa