Dopo un luglio considerato il più caldo dal 1880, caratterizzato soprattutto da assenza pressoché totale di precipitazioni significative, particolare attenzione è stata dedicata allo stato dei canali del Padule di Fucecchio, in sofferenza per il generalizzato basso livello idrico e per la scarsa ossigenazione naturale delle sue acque.
Ormai da diversi anni il Consorzio 4 Basso Valdarno ha messo in funzione 4 impianti di ossigenazione, controllati di propri tecnici, posizionati a Porto allo Stillo, a Ponte Faini, a Torre e Castelfranco.
I canali del Padule sono stati oggetto per tutto il periodo estivo di continui monitoraggi da parte del CNR per verificare il livello di ossigeno nelle acque e la sua corretta distribuzione su tutta la rete idrica, controlli che sono stati effettuati lungo il canale del Terzo, sul canale del Capannone ed in particolare in corrispondenza del Ponte di Cavallaia sul Canale Usciana, dove è stata messa in funzione una stazione ossimetrica dedicata per il rilevamento automatico che, dato il particolare momento di criticità, invia le misurazioni ogni 20 minuti.
I primi controlli effettuati nel mese di luglio avevano evidenziato buone percentuali dell’elemento gassoso, tanto da indurre i tecnici all’attivazione di soli 3 impianti sui quattro disponibili, lasciando momentaneamente inattivo quello di Castelfranco. I valori di ossigeno disciolto si sono comunque mantenuti soddisfacenti per tutto il periodo.
Oggi a fare paura è il livello di portata nei canali del Padule, compreso il Canale Usciana, suo emissario: nei giorni scorsi l’idrometro di Cavallaia segnava pochi cm di battente. La situazione è molto preoccupante anche in vista delle previsioni meteo a medio periodo e del momento dell’anno storicamente più critico a causa della diminuzione del contributo dei depuratori. I tecnici del CNR e del Consorzio 4 Basso Valdarno, per monitorare al meglio la situazione, oltre alle rilevazioni automatiche, effettuano verifiche giornaliere a mano sia nelle prime ore del giorno che alla sera. Il dato di questa mattina è di 7 cm ed anche la portata del Canale Capannone è pressoché nulla.
Per aumentare l’ossigenazione della parte centrale e terminale del Canale Usciana in cui i valori di Ossigeno disciolti diminuiscono rapidamente, è stato attivato anche l’impianto di Castelfranco.

Ufficio Comunicazione
Consorzio 4 Basso Valdarno

Comunicato stampa