Marcelli, presidente Coldiretti Toscana: stop ai fondi per i finti agricoltori

Frascarelli, docente di Estimo Rurale: agevolazioni per i giovani agricoltori

A PISTOIA AUMENTA LA SUPERFICIE CHE PERCEPIRA’ IL CONTRIBUTO

Le novità della Politica agricola comune (Pac) a convegno a Monsummano Terme, con la bellissima sala San Carlo piena di imprenditori agricoli e istituzioni. Un appuntamento importante, che è servito a capire i principi ispiratori e i meccanismi di erogazione di contributi europei nei prossimi anni (fino al 2020). Tante le novità per Pistoia. Per la prima volta beneficeranno dei fondi della Pac anche i terreni adibiti a coltivazioni florovivaistiche, aumenta del 50% la superficie agricola che potenzialmente potrebbe accedere ai contributi. A regime, il contributo base medio è stimato per tutta Italia in 179 euro per ettaro, a cui potrebbero aggiungersi ulteriori fondi a seconda della destinazione del terreno. Due i relatori del convegno di Monsummano Terme, tenutosi martedì 28 ottobre: Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana e Angelo Frascarelli, docente di economia ed estimo rurale all’Università di Perugia.

“Siamo contenti di aver fornito a tutti gli agricoltori un servizio di conoscenza e ringraziamo i relatori per la chiarezza con cui hanno spiegato le motivazioni e i tecnicismi della Pac 2014-2020 -ha commentato Mario Carlesi, presidente di Coldiretti Pistoia-. Gli uffici Coldiretti sono a disposizione delle imprese agricole per verificare la loro posizione”. Mario Carlesi ha anche ringraziato i tanti rappresentanti istituzionali e delle forze dell’ordine.

Il perché della Pac e i contributi. La Politica agricola comune (Pac) è una garanzia per il futuro: serve a remunerare l’utilità che l’attività agricola dà a tutti, producendo cibo e preservando il territorio. “I fattori che sempre di più verranno premiati dalla politica europea sono i valori ‘non agricoli’ -ha spiegato Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana-, vale a dire i valori ambientali, di sicurezza alimentare e dell’assetto idrogeologico del territorio”.

Ogni sette anni, infatti, l’Unione Europea adatta le regole alle mutate condizioni geopolitiche, sociali ed economiche. In questo 2014 diventano operative le norme che accompagneranno l’agricoltura europea, italiana, toscana e pistoiese fino al 2020. Si attende che diventi ufficiale il decreto legislativo italiano che recepisce le nuove regole della Politica agricola comune europea, pronto in bozza da agosto, ma ancora non pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

I fondi Pac 2014-2020 viaggiano su più pilastri: contributo base, contributo ecologico, contributo per l’imprenditoria giovanile e contributo per la specifica produzione (accoppiato). Uno dei capisaldi della riforma è quello di uniformare i contributi per tipologie analoghe di produzione a livello nazionale, con un progressivo livellamento dell’erogato per ettaro. La media del contributo base, il primo pilastro, a regime è prevista in 179 euro per ettaro.

Tra le tante novità, una potrebbe sembrare una ovvietà, ma non lo è: alle risorse della Pac potranno accedere solo gli agricoltori ‘veri’ e attivi. È stato reso difficile, tra l’altro, l’accesso ai fondi da parte di società (magari banche o assicurazioni) proprietarie di enormi superfici, agricole solo sulla carta: come lo sono, per esempio, i terreni di pertinenza di un aeroporto. “La nuova Pac colpisce –ha spiegato Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana- le rendite immotivate e le speculazioni, consegnando più risorse ai settori strategici del Made in Tuscany, zootecnia da carne e da latte, gli ovicaprini, l’olivicoltura e cerealicoltura, a cui si aggiunge un settore strategico per Pistoia e per tutta la nostra regione: il florovivaismo”.

Le novità per Pistoia. Per Pistoia la grossa novità è che rientreranno tra i terreni a contributo Pac anche quelli destinati al floro-vivaismo. Vista la valenza del settore per la provincia la Pac porterà nel tempo complessivamente risorse potenzialmente importanti. Importante è anche la possibilità di accedere ai contributi base per vigneti ed il settore ortofrutticolo, che prima non potevano beneficiare dei fondi della Politica agricola comune. Si aggiungono ad uliveti, terreni seminativi e destinati alla zootecnia, ecc.. In pratica, gli unici terreni agricoli esclusi dal finanziamento base della Pac sono i boschi.

A questa estensione dei diritti, fa da controcanto una franchigia di 250 euro (prima era di 100 euro) perché si maturi il diritto al pagamento. Nel complesso si prevede che per la provincia di Pistoia ci sarà un aumento del 50% della superficie che garantirà il contributo base agli agricoltori, circa 8 mila ettari in totale.

Per i vivai e le vigne valgono una serie di regole che non rendono automatico il contributo. La superficie minima, la dimostrazione di essere azienda attiva, a seconda che si tratti di coltivatori oppure aziende con partita Iva. Con agevolazioni se l’attività è svolta in montagna o in zone svantaggiate.

Incentivi ai giovani agricoltori. Il professor Angelo Frascarelli, docente di economia ed estimo rurale all’Università di Perugia ha svolto un’analitica panoramica sulla nuova impostazione della Pac, che comunque conferma la maggiorazione degli aiuti diretti nella misura del 25% per i primi 5 anni di attività per le aziende condotte dai giovani under 40. “La Pac -ha chiosato Frascarelli- è una base di risorse per l’impresa agricola, il reddito poi bisogna costruirlo sul mercato, anche adeguando l’organizzazione aziendale”.

Comunicato stampa