Lo scorso 14 gennaio, presso l’Hotel Villa delle Rose di Pescia, promosso dal Lions Club Pescia, Presidente Alessandro Andreani, e dal Lions Club Antiche Valli Lucchesi, Presidente Anna Maria Selmi, si è tenuta una conferenza in intermeeting, sul tema del Service Nazionale 2014-2015: Emergenza lavoro-Ludopatia-Sovrindebitamento-Usura.
Il folto pubblico presente ha seguito con interesse le relazioni presentate dal Prof. Giuseppe Bellandi, titolare della cattedra di Ingegneria Gestionale presso l’Università degli Studi di Pisa, ed il Dr. Antonio Fusco, Vice Questore e Capo della Squadra Mobile di Pistoia.
Il Presidente del Lions Club Pescia Alessandro Andreani, ha introdotto la conferenza ricordando, in particolare, le motivazioni che hanno indotto i Lions a proporre l’approfondimento delle ricordate tematiche. Motivazioni che sinteticamente possono essere riassunte nel dare indicazioni utili al recupero delle tante persone che, non trovando lavoro o avendolo perduto, si fanno travolgere dalla dipendenza del gioco o dal sovraindebitamento nell’illusione di risolvere i loro problemi.
Il dr. Fusco ha innanzitutto evidenziato come l’usura sia una realtà sommersa e difficilmente inquadrabile, quindi una problematica sulla quale le Forze dell’Ordine hanno difficoltà a lavorare, tanto che a livello nazionale tra il 2010 ed il 2014 si parla di 100 casi, 10 nella nostra Provincia. Ha parlato di tre tipologie del fenomeno: prestito di vicinato (l’usura di quartiere ad opera di piccoli gruppi locali); rete usuraia professionalizzata; rete usuraia di tipo mafioso (si prestano soldi e in garanzia si ottengono quote azionarie e patrimoniali, si impongono fornitori e personale, con l’obiettivo, attraverso interessi ad usura, di acquisire le aziende). In Toscana e nel nostro territorio il fenomeno è presente in questa ultima forma. Per quanto riguarda la Ludopatia si tratta di un problema serio dietro al quale si nascondono molte incongruenze e sopratutto molta ipocrisia, anche in ragione della lobby potentissima che opera dietro questo fenomeno e lo Stato che si arricchisce. Occorre pertanto lavorare nella prevenzione, in particolare in due direzioni: evitare l’apertura di nuove sale da gioco e detassare gli esercizi che scelgono di non metterle.
Il prof. Bellandi ha trattato in particolare l’aspetto relativo all’emergenza lavoro, affrontandolo attraverso un excursus dell’attuale società, oggi fortemente diseguale, con l’Ovest ed il Nord del mondo che oggi possiedono ed utilizzano l’80% delle risorse disponibili, e del mondo globalizzato, completamente cambiato dal punto di vista dei riferimenti sociali. La nostra è la Società del Pensiero calcolante,il denaro è al centro di tutto e non esiste la Meritocrazia. Occorre lavorare avendo come obiettivo la valorizzazione della responsabilità, puntando su persone che garantiscano la meritocrazia ed è assolutamente necessario investire in professionalità, dare speranza e creare alleanze tra persone oneste, dare sostegno morale alle persone. Quella attuale è una Società rinunciataria, occorre serietà ed impegno, ripensare il valore del successo e non ascriverlo solo e soltanto al danaro. Occorre saper essere e voler essere. Bisogna riscoprire i Talenti, cioè aiutare a trovare l’inclinazione naturale ed avere una visione ampia dei fenomeni. L’auspicio del relatore, a conclusione dell’intervento, è stato quello di ritrovare e valorizzare, in questo difficile percorso di cambiamento il ruolo della figura dell’educatore nella famiglia e anche nella scuola di ogni ordine e grado ed allora i Talenti saranno al sicuro.

Comunicato stampa