Per molti anni, i massacri delle Foibe, che provocarono migliaia di vittime italiane e l’esodo di 350.000 (trecentocinquantamila) connazionali dalle terre italiane di Istria e Dalmazia, finirono nell’omertà per motivi d’opportunità politica e per decenni furono solo il ricordo atroce dei profughi e di una minoranza politica isolata. Il 26 settembre del 1943, un gruppo di partigiani comunisti titini sequestrò Norma nell’ex caserma dei Carabinieri di Visignano con l’obbligo di aderire al Movimento Popolare di Liberazione. Norma si rifiutò e per lei iniziò l’inferno. Non sarebbe più tornata a casa subendo da diciassette partigiani comunisti le violenze più atroci; quegli aguzzini la violentarono ripetutamente assoggettandola a sevizie abominevoli che terminarono solo nella notte tra il 4 e 5 ottobre quando, insieme ad altri prigionieri, Norma venne portata a Villa Suriani e gettata, ancora viva, in una foiba. Norma Cossetto aveva solo 23 anni. Solo mezzo secolo dopo gli avvenimenti, le verità nascoste iniziarono a uscire dal buio e ad affacciarsi nei libri di testo e nelle commemorazioni ufficiali.

Nel 2019 e 2020, per la prima volta un Capo dello Stato italiano, nella persona del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha espresso in discorsi ufficiali l’esplicita condanna del negazionismo o del riduzionismo delle foibe.

L’11 febbraio 2021, le Liste Civiche CiSiAmo hanno presentato un Ordine del Giorno al Consiglio Comunale di Monsummano Terme per chiedere di individuare ed intitolare alla Medaglia d’oro al Merito Civile Norma Cossetto un luogo della nostra città (via, piazza, giardino) o un’aula presso una scuola o ufficio pubblico. Il 29 aprile 2021, questa richiesta fu approvata all’unanimità dal Consiglio.

Ad oggi, nulla è stato fatto. Siamo ancora in attesa di una concreta azione dell’Amministrazione.

 

Sergio Pardo

Segretario Liste Civiche CiSiAmo

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