Il 13 agosto per 10 minuti la montagna si è spenta, un blackout
programmato, in piena stagione turistica, ad esprimere il disagio del
territorio montano e dei suoi cittadini. Si è trattato di una protesta
promossa dai sindaci della montagna pistoiese di concerto con operatori
e commercianti “perché la montagna soffre da tempo di numerosi problemi
tra cui crisi economica e abbandono del territorio, rarefazione dei
servizi e inadeguatezza delle infrastrutture, per questo – dicono- è
necessario aprire una stagione nuova che veda l’impegno di tutte le
energie attive sul territorio: operatori economici, associazioni e
cittadini. Ora è necessario costruire un percorso politico-istituzionale
che, partendo dal territorio, ci dia l’opportunità di stringere un patto
credibile con la Provincia, al Regione e lo Stato per individuare un
piano di aggressione dei deficit strutturali con impegni precisi e tempi
certi”.
Per questo motivo il 13 agosto, dalle 22 alle 22,10, nei paesi di
Abetone, Cutigliano, Piteglio, Sambuca e San Marcello, sono stati spenti
i punti di illuminazione pubblica. Anche i cittadini sono stati invitati
a fare altrettanto e chi fosse sceso in piazza con un lumino o una
candela in mano avrebbe dato dimostrazione di di esserci. Il tutto è
stato realizzato “con l’auspicio di risvegliare l’interesse sui problemi
del territorio e ricompattare la montagna su una strategia comune”.
“La montagna – è il commento del presidente di UNCEM Toscana e Sindaco
di Pescia Oreste Giurlani – ha la necessità di vedere programmare e
attuare politiche di sviluppo ad hoc; la  Toscana, e l’Italia in genere,
da sempre soffrono la mancanza di una politica nazionale per la
montagna, che sommata al taglio completo delle risorse in diversi
settori (welfare, sanità, scuola, trasporto pubblico locale, ecc.) e
alla crisi economica, rischia di vanificare gli sforzi compiuti e gli
importanti risultati conseguiti nel corso degli anni. Credo che tra le
priorità che dovranno essere affrontate nell’immediato futuro non
potranno mancare il potenziamento dell’innovazione, l’incentivo alle
gestioni associate tra Comuni montani e promozione dei territori
montani, politiche di compensazione e perequazione territoriale,
centralità dell’agricoltura, difesa del suolo e sicurezza del
territorio, potenziamento del turismo, garanzia di servizi essenziali
quali scuola, trasporti, servizi sociali, sanitari e welfare oltre che
recupero e riqualificazione urbana. Con questa iniziativa – chiude
Giurlani – si vuole far sentire la nostra voce, le nostre esigenze, noi
siamo pronti a metterci subito a lavorare con una programmazione seria,
concreta e condivisa”.

Fonte : Comune di Pescia