Lo strumento è ritenuto da Oreste Giurlani essenziale per definire un piano strategico in grado di valorizzare il settore florovivaistico pesciatino-viareggino. Giurlani rilancia anche l’idea del super distretto del verde fiorito: «per fare un salto di qualità bisogna che i due distretti, floricolo e vivaistico, lavorino insieme, per arrivare magari un domani a costituire un distretto unico del florovivaismo toscano». E rileva che per certi eventi b-2-b il mercato di Pescia è la sede ideale, sia per dotazione logistica che per posizione.

«Per valorizzare il distretto floricolo pesciatino-viareggino bisogna definire il prima possibile un piano strategico. Anche perché sono in fase di lancio i bandi europei. E’ quindi urgente che il distretto floricolo crei quel tavolo di concertazione che è previsto dalla legge come suo possibile strumento».

E’ quanto dichiara il sindaco di Pescia Oreste Giurlani ricordando la richiesta da lui avanzata al presidente del Distretto floricolo interprovinciale Lucca Pistoia, Marco Carmazzi, durante un incontro tenutosi il 23 maggio nella sala consiliare del Comune pesciatino con le associazioni di categoria e i vertici del Mercato Fiori Piante della Toscana – città di Pescia (Mefit). Nell’occasione, una sorta di anteprima – senza ancora la presenza di istituti bancari e altri soggetti privati e pubblici – di quello che potrebbe essere il tavolo stesso, Giurlani ha incominciato a delineare le mosse della sua Giunta comunale sul fronte agricolo e le attività di promozione e comunicazione del Mefit nei prossimi mesi (ci sarà un’altra riunione sull’argomento entro la metà di febbraio).

Ma Giurlani non si limita a chiedere il tavolo di concertazione per il suo distretto floricolo e, proprio in questi giorni in cui si sta discutendo sulla figura del nuovo presidente del distretto vivaistico ornamentale pistoiese che dovrà succedere a Vannino Vannucci, rilancia, quasi rivolgendosi idealmente a colui che sarà nominato al suo posto, l’idea già proposta lo scorso novembre al sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli di una sorta di super distretto del verde fiorito toscano. Vale a dire di una strategia unica del florovivaismo regionale, in cui floricoltura e vivaismo siano affiancati come complementari. «Per fare un salto di qualità – dice Giurlani – bisogna che i due distretti incomincino subito a lavorare e programmare insieme. Magari per arrivare in futuro all’unione in un distretto unico». Basti pensare, tanto per fare un esempio di possibile sinergia su uno dei temi toccati nel dibattito relativo al nuovo presidente del distretto pistoiese, al sostegno al verde pubblico e ad eventuali incentivi al verde privato. «E’ logico aspettarsi – osserva Giurlani – che per l’arredo urbano e le progettazioni di aree verdi siano previsti in molti casi anche piante fiorite provenienti da Viareggio e Pescia, non solo le tipiche piante ornamentali pistoiesi».

Giurlani conclude ricordando che «il rilancio della filiera florovivaistica passerà sempre di più anche da eventi specialistici business-to-business – cioè riservati a produttori e commercianti venditori da un lato e fioristi, garden center, wedding planner e commercianti acquirenti dall’altro – che facciano leva sulla creatività e la qualità estetica nel modo di confezionare i prodotti e allestire gli spazi espositivi. E che da tale punto di vista la struttura mercatale del Mefit, con i suoi grandi e affascinanti spazi architettonici, la sua dotazione logistica e la posizione a metà strada fra Lucca e Pistoia, è la sede ideale».

Comunicato stampa