Come Partito democratico rimaniamo davvero senza parole per il disprezzo per l’intelligenza dei cittadini di Pescia che l’attuale Amministrazione Comunale mostra ogni volta: rispetto alla situazione del bilancio del Comune adesso si è arrivati a punti ancora mai visti.
Dopo le roboanti dichiarazioni di questi giorni, siamo andati a consultare gli atti approvati dai quali emergono incontestabili i seguenti fatti: l’unico piano di rientro chiuso è quello aperto dalla Giunta Marchi, ma rimangono in corso ben altre due procedure per disavanzo, per più di cinque milioni di euro. Ed il Comune rischia in futuro uno squilibrio finanziario per almeno altri 4 mln di euro tra crediti non riscossi e cause aperte.
Nel 2013 la Giunta Marchi varò un piano di riequilibrio di durata decennale, che appunto si è concluso con l’approvazione del rendiconto 2022 dove risulta stanziata l’ultima rata di ammortamento pari ad euro 230.517,16. E’ questo il tanto annunciato “risanamento” del bilancio comunale sbandierato in questi giorni.
Purtroppo non viene detto ai cittadini che rimangono comunque ancora aperte due procedure di rientro (e quindi il risanamento del Comune ed il conseguente riequilibrio finanziario non è certamente terminato con questo bilancio) per complessivi euro 5.252.000, pari all’attuale DISAVANZO FINANZIARIO, che sono formate dal riaccertamento straordinario dei residui per euro 4.400.000 circa, ed euro 800.000 per errato stanziamento del Fondo svalutazione crediti, come richiesto dalla Corte dei Conti, un disavanzo che è da imputare completamente alla giunta Giurlani ed alla sua “spregiudicatezza” nella gestione del bilancio e dei residui attivi.
Purtroppo i problemi non si fermano a questo. Dal lato dell’equilibrio di cassa la situazione non è significativamente migliorata, nonostante il bilancio evidenzi un saldo positivo al 31/12/2022 di Euro 2.145.907,99. Infatti nel fondo cassa al 31/12/2022 sono stati appostati dei vincoli per euro 3.341.717,08 ben superiori alle disponibilità sul conto del tesoriere. Lo sbilancio di cassa reale è quindi ancora pari ad euro 1.195.809 euro. Apporre dei vincoli sulle disponibilità di cassa significa che queste risorse finanziarie pari ad 3.341.717, risultano essere già state acquisite dall’Ente per finalità ben specifiche ma risultano essere state utilizzate, secondo i dati al 31/12/2022, almeno in parte, per altri motivi da ricondurre sicuramente alla gestione corrente.
Per questo sorge spontanea la domanda, a cui vorremmo che l’amministrazione desse un’esaustiva risposta ai cittadini, se le risorse che sono state accantonate nel risultato di amministrazione al 31/12/2022, che ricordiamo presenta un saldo finale negativo di euro 5.252.000, siano già state acquisite e nel caso lo fossero, se sono sempre disponibili per le finalità per cui i vari enti le hanno erogate originariamente. Spulciando questa lista, ci soffermiamo solo su alcuni di questi “interventi” programmati ma rinviati agli anni futuri:
- Lavori dissesto idrogeologico Collodi- Castello per euro 30.000
- Lavori illuminazione frazioni località montane per euro 11.000
- Rischio alluvioni e messa in sicurezza movimenti franosi MEDICINA Euro 300.000 contributo Regione Toscana
- Contributo Regione Toscana sostituzione stralli Mercato dei Fiori euro 324.000
- Incentivo termico scuola Pescia morta euro 54.000
- Adeguamento e messa in sicurezza del PONTE DEL MARCHI euro 163.309 che è finanziato con la liquidazione del COAD. A proposito, ma il Ponte del Marchi non era stato finanziato con
il PNRR?
Altra gravissima preoccupazione ci viene dal fatto che il Comune di Pescia non ha accantonato risorse, come chiedeva la Corte dei Conti, per i numerosi contenziosi che ha in corso e che rischia di perdere.
Non si è proceduto con l’ultimo bilancio infatti ad:
- Accantonare almeno euro 465.000 per la causa PE.PAR per i parcheggi;
- Accantonare almeno euro 265.000 per debiti pregressi nei confronti della Società della Salute;
- Non è stata fatta inoltre una ricognizione puntuale di eventuali contenziosi in essere e di conseguenza non si è proceduto ad un’adeguata copertura finanziaria in bilancio, con accantonamenti congrui.
Passando poi all’annosa questione dei residui attivi, il Comune al 31/12/2022, presenta nel rendiconto crediti ritenuti incassabili (al netto del Fondo di Svalutazione) per euro 12.000.000 circa.
Con una stima prudenziale di questi, e direi “ottimistica”, considerato che tale massa è composta da crediti di diversa natura e tipologia, forse il Comune riuscirà ad incassarne il 70% pari a circa euro 8.400.000 con un potenziale “buco” di altri euro 3.600.000 che prima o poi emergerà nei futuri rendiconti del Comune.
Altro che risanamento, la situazione del bilancio del Comune è gravissima: basta leggere gli atti del Comune per rendersene conto. Gli attuali amministratori del Comune pensano che le persone credano alle loro favole?

Partito Democratico di Pescia

Comunicato stampa