Sì al mantenimento e allo sviluppo di allevamenti di razze tradizionali: Regione Toscana stanzia 4,5 milioni di euro a favore di bovini, ovini, caprini, suini ed equini che hanno prosperato sul nostro territorio e oggi rischiano l’estinzione. “Benefici potenziali per il sistema degli allevamenti del pistoiese, soprattutto montani -commenta Coldiretti Pistoia-: tra le razze oggetto di contributo c’è la massese, la specie ovina da cui si ricava anche il pecorino a latte crudo, principe dei formaggi pistoiesi”.

‘Tutela e valorizzazione del patrimonio di razze e varietà locali di interesse agrario, zootecnico e forestale’, è il nome del bando appena pubblicato dalla Regione, rientra nel Programma di Sviluppo Rurale della Toscana 2014-2020. Il bando punta a mantenere o rilanciare l’allevamento di razze a rischio. Eroga contributi agli agricoltori regionali in possesso degli animali oggetto di bando, per un totale di 4,5 milioni di euro in 5 anni. La scadenza per partecipare al bando è fissata al 16 Maggio. Per informazioni contattare gli uffici della Coldiretti.

“L’allevamento in cui sono mantenuti gli animali a impegno deve essere condotto in purezza -spiega Paolo Giorgi, presidente dell’Associazione provinciale allevatori di Pistoia (Apa)-, cioè le fattrici devono essere fecondate da maschi della stessa razza. È importante che vengano preservate le caratteristiche peculiari degli animali, solo così sarà possibile mantenere e valorizzare le qualità organolettiche delle nostre produzioni: latte, carne, salumi e formaggi”.

Le razze sostenute dall’operazione sono autoctone e geneticamente adattate ai sistemi produttivi tradizionali e agli ambienti del territorio regionale poiché sono razze iscritte nel repertorio regionale di cui alla L.R. 16 novembre 2004, n. 64.

• Bovini: Calvana – Garfagnina – Maremmana – Pisana – Pontremolese – Romagnola

• Ovini: Appenninica – Garfagnina Bianca – Pecora dell’Amiata – Pomarancina – Zerasca – Massese

• Caprini: Capra della Garfagnana

• Equini/asinini: Maremmano – Monterufolino – Cavallo Appenninico – Asino dell’Amiata

• Suini: Cinta senese

I capi ammissibili a premio devono essere iscritti al rispettivo Registro Anagrafico o Libro Genealogico.

L’impegno, di durata quinquennale, consiste nel mantenimento di riproduttori appartenenti ad una o più delle razze riportate. Il beneficiario è tenuto al rispetto di quanto previsto dal libro genealogico o dal registro anagrafico cui sono iscritti i capi della razza allevata.

A fronte di un impegno quinquennale, il premio concesso è differenziato per razza (dai 200 ai 500 euro) ed è corrisposto annualmente per il numero di riproduttori mantenuti nella stalla. Le consistenze delle razze oggetto di aiuto sono certificate dall’Associazione Regionale Allevatori della Toscana.

Le risorse stanziate per l’attivazione dell’operazione (10.1.4) per la prima annualità sono pari a 0,9 milioni di euro e nel quinquennio sono pari a 4,5 milioni.

Coldiretti Pistoia

Comunicato stampa