Vogliamo ricordare che l’affluenza alle urne per il referendum a favore dell’acqua
pubblica ha registrato un’affluenza record ed un voto quasi unanime: nessun sindaco
eletto in Toscana è stato eletto con percentuali simili.
Rammentiamo che nel 2018, in occasione della proroga della concessione a
Publiacqua, le amministrazioni – con il Comune di Firenze come capofila
dell’operazione – avevano deliberato in Conferenza Territoriale Medio Valdarno e in
Autorità Idrica Toscana (delib. n.28/2018), che nel 2024, alla scadenza della proroga,
il servizio sarebbe stato ripubblicizzato.
Non dimentichiamo quanto affermato allora: che solo la proroga poteva dare garanzia
sul fatto che le tariffe non sarebbero aumentate.
E non dimentichiamo nemmeno che tutti i sindaci si sono fatti la campagna elettorale
affermando che a breve avremmo avuto l’acqua pubblica e a costi ragionevoli.
Dalla maggior parte di queste amministrazioni siamo stati traditi tre volte.
La prima volta siamo stati traditi perché gli aumenti tariffari ci sono stati e sono stati
pure consistenti; la seconda volta siamo stati traditi perché è stata costituita una
Multiutility che metterà in mano alla speculazione finanziaria i nostri servizi (i registi
dell’operazione sono i comuni di Firenze, Prato, Empoli e Pistoia).
Il terzo tradimento è quello che si è consumato ieri: in conferenza territoriale la
maggioranza dei sindaci (al timone sempre Firenze, Prato e Pistoia) hanno votato a
favore delle società miste pubblico-private; solo una decina di sindaci si è espresso a
favore dell’azienda in house (cioè totalmente in mano pubblica). A questi sindaci va il
nostro ringraziamento.
Chiediamo ai cittadini di attivarsi in tutti i modi per esprimere il loro dissenso verso i
sindaci e le amministrazioni che li hanno traditi, anche attraverso forme di reale
possibilità decisionale compresa la consultazione popolare.
Chiediamo inoltre di non dimenticare questo voltafaccia alle elezioni che si terranno
a breve in Toscana.
Mai daremo il nostro voto a chi mette la nostra acqua e i servizi pubblici fondamentali
di energia e rifiuti in mano alla speculazione dei privati e della Borsa.
COORDINAMENTO DELLE ASSSOCIAZIONI NO MULTIUTILITY