Sabato 13 maggio la Sala d’asta del Mercato dei Fiori di Pescia si è trasformata per due ore in un inedito teatro, che ha ospitato la compagnia del Teatro dei Garzoni diretta da Orlando Forioso, impegnata in uno spettacolo oggi dedicato agli studenti, ma messo in scena per la prima volta alcuni mesi fa al Centro Studi CISL di Firenze.
Alcune classi dell’Istituto Tecnico Agrario Anzilotti e dell’Istituto Tecnico Commerciale Marchi di Pescia hanno assisitito a una rappresentazione dal titolo “In nome della rosa. I fiori vengono dall’Etiopia, ma che dici?”, incentrata su un argomento di grande attualità e importanza per la città di Pescia: gli effetti della delocalizzazione di gran parte della produzione mondiale di fiori recisi in paesi dell’Africa, in particolare Etiopia e Kenia, voluta soprattutto dalle grandi multinazionali olandesi e tedesche che si contendono il mercato floricolo. Senza voler abbracciare una tesi unica su pro e contro della globalizzazione, lo spettacolo mira a far riflettere, talvolta con un approccio umoristico, talvolta doloroso, sugli aspetti più complessi di un fenomeno che ha promosso sì il lavoro in paesi sottosviluppati, ma spesso a prezzi altissimi in termini di mancate tutele sociali, diritti negati, ambiente e territorio compromesso.
Il progetto teatrale si aggancia a una serie di iniziative volute da ISCOS Marche e Emilia Romagna; l’ISCOS è l’Istituto di Cooperazione internazionale della CISL che tiene i contatti con molte organizzazioni sindacali in paesi esteri, nell’ottica di uno scambio reciproco di conoscenze e competenze. Una di queste iniziative, in collaborazione con la FAI, ha prodotto un documentario dal titolo “Bianco Fiore Nero”, dal quale è nata l’idea della rappresentazione teatrale.
Presenti alla manifestazione l’assessore all’Istruzione del Comune di Pescia Elisa Romoli, il direttore del Mefit Fabrizio Salvadorini, la dottoressa Sonia Cacini del Crea Viv, una delle realtà italiane più importanti nel campo della ricerca per la floricoltura, Francesco Lauria referente delle attività internazionali del Centro Studi CISL, Alessandro Vicini e Sarah Alessandroni, ricercatori per ISCOS attivi nei progetti sui diritti dei lavoratori e delle lavoratrici in Etiopia.
I ragazzi sono stati estremamente colpiti dallo spettacolo, e hanno salutato e ringraziato la compagnia con applausi scroscianti: il messaggio è passato, il terreno per la riflessione è stato preparato.

 

Comunicato stampa