Pubblichiamo il comunicato pervenutoci da Acque Bene Comune Pistoia e Valdinievole in risposta all’amministrazione comunale di Pieve a Nievole sui distacchi idrici :

“IMBARAZZANTE DIFESA DELL’AMMINISTRAZIONE PIEVARINA SUL DIRITTO ALL’ACQUA

Amareggia leggere la replica dell’amministrazione pievarina per giustificare il mancato consenso alla mozione contro i distacchi idrici. Amareggia soprattutto per la confusione che viene fatta tra piano politico e tecnico.
Si dimentica che il Regolamento è stato scritto dal gestore Acque Spa sulla base degli indirizzi politici contenuti nella Carta dei Servizi che i Comuni stabiliscono sia necessario rispettare.
È dunque un diritto, oppure è legittimo per usare un termine caro all’amministrazione pievarina, che la parte pubblica modifichi gli articoli della Carta per garantire a tutti, indipendentemente dalla condizione economica, il diritto all’acqua e quindi alla vita. Allo stesso modo è legittimo modificare lo Statuto comunale che qualifica altrettanto gli indirizzi dell’amministrazione cittadina, come del resto hanno fatto molto Comuni pre e post referendum 2011. Ad esempio Massa e Cozzile e Capannori che hanno inserito il diritto all’acqua in coerenza con la modifica dei regolamenti suddetti.
Per quanto riguarda il fondo a sostegno delle morosità incolpevoli, non può non saltare agli occhi il paradosso delle condizioni imposte da Acque Spa per le quali solamente gli utenti non morosi possono usufruire dei rimborsi forfettari quando gli aiuti si chiedono proprio perché non si è in grado di far fronte ai pagamenti.
Inoltre Acque Spa gode di per sé di un una percentuale aggiuntiva del 3% spalmata su tutte le bollette proprio per un fondo di solidarietà. Insomma, il gestore avrebbe già denaro a sufficienza senza dover essere il Comune ad intervenire. Ma Acque Spa è solidale solo con i propri azionisti che si spartiscono dividendi milionari sfruttando il bene primario della vita grazie alla complicità di amministrazioni comunali buone a controllare solo a parole ma che permettono al gestore di aumentare a proprio piacimento il costo delle bollette.
Basterebbe la volontà politica e da un punto di vista tecnico controllare gli investimenti fatti per mettere alle corde il gestore idrico che, per l’ennesima volta, non li rispetta intascando però i soldi dei cittadini.
Infine, a scanso di equivoci viste le sortite passate di alcuni assessori che o sono distratti oppure in malafede, per i morosi colpevoli, ossia per chi i soldi li ha, nelle mozioni si ricorda che esistono operazioni di recupero credito senza bisogno di staccare l’acqua togliendola casomai anche ai bambini.”

Monsummano Terme, 03/01/2014

Acque Bene Comune Pistoia e Valdinievole

COMUNICATO STAMPA