Se fare gli interessi dei cittadini di Pescia vuol dire per qualcuno essere messi “quotidianamente alla berlina dalle forze di opposizione”, va bene così, lo consideriamo un titolo di merito. D’altra parte ci apparirebbe assai “particolare” che le forze di opposizione scendesse peana sull’operato della giunta, visto che il loro mestiere è cercare di mettere in difficoltà chi governa.

Inoltre, se chi, quando si è cimentato nel confronto elettorale ha riportato l’eclatante risultato di pochissime decine di  voti, si sente di ergersi a rappresentante della città  e di sentirsene autorevole rappresentante, è un fatto che si commenta da solo.

Ma veniamo al merito, appunto agli interessi dei cittadini, e partiamo dal Cup: noi abbiamo detto, e lo ribadiamo, che in un momento come questo, in piena pandemia, trasformare questo importante servizio di fatto completamente in remoto, prenotazioni solo via telefono o via mail, visto che i cittadini potranno recarsi alla nuova sede, l’ex-Filanda, solo dopo aver prenotato, rappresenta un ulteriore stress per una popolazione, specialmente quella anziana e più debole, che è già provata dal quotidiano tentativo via telefono o mail di prenotare tamponi e/o soprattutto vaccini. Così come accentrare un altro servizio all’ ex-Filanda che va a sommarsi ai servizi ordinari e agli spazi dedicati alle vaccinazioni, ci sembra altrettanto inopportuno  e la nostra richiesta era semplicemente quella di mantenere questo servizio nella vecchia sede.

Sull’apertura al Mefit di un adeguato centro di vaccinazioni per fermare il nomadismo sanitario dei nostri cittadini, e anche quelli della Valdinievole, ci sembra di poter affermare senza ombra di dubbio che a Pescia si sia tutti d’accordo.

Questo vuol dire andare contro ASL e Regione? A noi sembra semplicemente di rivendicare un progetto e una soluzione rispondente agli interessi della nostra comunità.E lo rivendichiamo con assoluta fermezza, anche alla luce del fatto che progetti simili sono in corso in tante zone del paese.

Sulla qualità dei lavori fatti in questi anni, vogliamo rispondere al consigliere Franceschi che le giunte Giurlani hanno messo in sicurezza e valorizzato gran parte del patrimonio pubblico, a partire dalle scuole, totalmente abbandonato e privo di manutenzione da tempo immemore.

Per quel che riguarda il teatro Pacini, da cui si sono staccati pochi frammenti di tavola di gronda, ricordiamo che sono stati fatti circa 450.000 euro di lavori, finanziamenti della Fondazione, che hanno riguardato la facciata, gli infissi, non il tetto che andrà in un altro lotto, ma soprattutto l’impiantistica interna, la cabina elettrica, i servizi, e via dicendo , che hanno permesso la messa in sicurezza della struttura e l’ottenimento del CPI, ed evitare il rischio di chiusura del teatro stesso.

Da ultimo una domanda la facciamo noi, ai media, alle forze di opposizione, ai cosiddetti portatori di interesse : ma dove eravate tutti quando il degrado avanzava, quando il patrimonio pubblico era abbandonato,  quando l’abusivismo edilizio prosperava, basta qui ricordare la schiera di villette abusive costruite sulla Pescia in zona Caminone, eravate in aspettativa o in assenza ingiustificata?”

Il gruppo consigliare di Pescia Cambia

Comunicato stampa