La Corte dei Conti ha notificato il 24 dicembre un amaro “regalo” di Natale al Comune di Pescia certificando una situazione alquanto disastrosa, che cozza totalmente con le dichiarazioni strampalate del sindaco sospeso e dell’Assessore anziano che sta reggendo la Giunta.
Nella sentenza viene accertato un disavanzo del bilancio ordinario al 31 dicembre 2020 di 2,1 milioni di euro che non sono stati inseriti in precedenti piani di rientro e altrettanti 2,3 milioni di euro di mancata restituzione dell’anticipazione di cassa ed è stato disposto che il comune adotti le apposite misure correttive entro sessanta giorni, utilizzando i proventi della vendita del depuratore di Veneri; una delle operazioni abbastanza discutibili portate avanti da questa amministrazione.
Noi del Partito Democratico siamo abbastanza disgustati da questa politica degli annunci sui social fatti in giro per la città e riteniamo che sia arrivata l’ora che questa amministrazione anomala, in quanto gestita dal vice del vice, faccia chiarezza con i cittadini di Veneri e spieghi loro che dei proventi della vendita del depuratore non potranno essere previsti investimenti per la frazione ma che dovranno andare a provare a ripianare il debito del Comune.
Oltre al congelamento dei fondi per il depuratore di Veneri, la Corte dei Conti accende la luce rossa anche sugli accantonamenti relativi alle cause pendenti con il Comune, in particolare quella con la PePar che vede, stando a quanto si legge sulla sentenza, il Comune esposto per circa mezzo milione di euro e, infine, a provvedere al saldo di ulteriori 265 mila euro nei confronti della Società della Salute per contributi relativi agli anni 2018-2021 e non inseriti nel bilancio. Ed il Comune quanto deve dare alla Provincia di Pistoia adesso?
Insomma la sentenza stilata dalla Corte dei Conti è molto grave e ci chiediamo se questa amministrazione comunale, guidata da un assessore anziano a causa della sospensione per le note vicende del sindaco eletto e la lunga indisposizione della vice sindaca, sia in grado di gestire tutte le partite aperte che vanno dalla Corte dei Conti alla situazione in cui versa la città, che rischia di fare tutta la fine del Ponte del Marchi chiuso da tre anni e che non si sa che destino avrà.
Non possiamo però dare la responsabilità solo a quello che rimane della Giunta: i consiglieri comunali di maggioranza si rendono conto della situazione in cui si sta trovando la città per loro responsabilità? Dall’alto della loro elezione ne deriva anche la responsabilità politica di quello che sta succedendo e di quello che potrà succedere a Pescia qualora la Corte dei Conti non ritenesse sufficienti le misure correttive alla sentenza del 24 dicembre scorso.

PD Pescia
Comunicato stampa