Pubblichiamo il comunicato inviato dall’ex Ragioniere Capo del Comune di Pescia :

 

Ormai sono trascorsi ben 57 giorni da quando ho inviato al Comune di Pescia, direttamente alla dirigente interessata, istanza per ottenere il documento dal quale poter rilevare la misura dell’anticipazione di tesoreria, ovviamente, comprensivo delle entrate aventi destinazione vincolata. Immediatamente dopo la scadenza dei 30 giorni previsti dalla legge per soddisfare le richieste di accesso ai documenti, ho inviato solleciti onde ottenerne l’invio, ai quali seguirono ampie assicurazioni di pronta risposta da parte della dirigente. Silenzio assoluto, per cui, in ottemperanza alla normativa di riferimento, ho provveduto in data 14.3.2017, a chiedere l’attivazione della procedura di “”riesame”” compito a cura del responsabile della trasparenza nella persona del segretario comunale che decide, con provvedimento motivato, entro il termine di venti giorni. Una storia incredibile ed infinita che lascia solo costernati ed estremamente contrariati per la deprecabile azione amministrativa posta in essere. I fatti sono chiarissimi e non hanno bisogno di ulteriori approfondimenti. Una domanda però è d’obbligo, mi chiedo i motivi per cui mi vengono negati documenti contabili, rinvenibili nelle scritture contabili, il cui accesso è disposto per legge, disciplinato da un regolamento comunale e avvalorato da perentorie procedure emanate dall’ANAC – Autorità Nazionale Anti Corruzione -. Alla risposta mi aspetto che il buon sindaco o chi per lui provveda diligentemente. In proposito torna utile informare che il collegio dei revisori nella sua relazione di accompagnamento al bilancio, ha evidenziato che, alla data del 31.12.2016, i vincoli di cassa ammontano ad €.2.799.127,87 e questo la dice lunga. Per chiarezza, trattasi di un importo il cui utilizzo è obbligatoriamente destinabile alle spese cui si riferiscono ed, eccezionalmente, anche alle altre spese correnti con l’obbligo di vincolare uguale importo sulla anticipazione di tesoreria. In altre parole sono paragonabili a dei titoli di credito il cui pagamento dovrà avvenire al momento della maturazione del dovuto. La vicenda appare come una violazione dei doveri di ufficio. Ribadisco che sono disponibile ad un serio confronto per chiarire, oltre a questa, tutte le vicende legate alla situazione finanziaria del Comune. Dibattito nel quale dovrà/dovranno essere presente/i i tecnici comunali interni ed esterni, dotati della necessaria cultura ed esperienza in materia E il primo cittadino cosa ne pensa di tutto questo?? Mi aspetto che abbia la bontà di pronunciarsi coerentemente con la realtà, evitando di sottolineare le solite verità che non esistono.

Comunicato stampa