Il prof. Carlo Vivaldi-Forti, presidente dell’associazione Italia Domani, ci invia questo articolo che volentieri pubblichiamo :

So bene quanto possa suonare ridicola e patetica la frase :” L’avevo detto io!” . Eppure, di fronte all’immenso e interminabile schifo della più nefasta estate della storia dell’Italia unita, non trovo espressioni migliori. Da anni, per non dire da decenni, Cassandra inascoltata e spesso derisa, ho invano pronosticato che un disastro ambientale senza precedenti si stava per abbattere sull’intero pianeta, ma in particolare sull’area mediterranea, che proseguendo la politica irresponsabile delle classi dirigenti asservite alla mafia finanziaria globale sarebbe prima o dopo diventata uno squallido deserto africano. Ebbene, ci siamo!

Ricapitoliamo quindi le piaghe che ci hanno colpito in questo maledetto 2017: l’ondata migratoria voluta e foraggiata dalla criminalità internazionale; le temperature medie stagionali di oltre 10 gradi più alte della norma; l’assenza di qualsiasi vera pioggia da un anno a questa parte; la capitale d’Italia, che in antico aveva costruito i più famosi acquedotti d’Europa, assetata; gli incendi dolosi, appiccati da delinquenti sul libro paga di mafia e camorra, che non vengono minimamente perseguiti o puniti. Quando qualche incendiario, definito con l’eufemistico termine di piromane invece che con quello autentico di criminale, viene arrestato, il giorno dopo è fuori, pronto a colpire un’altra volta.

L’Italia sprofonda nella melma delle tendopoli, della siccità, del fuoco, dei ladrocini e dell’ipocrisia buonista di debosciati e farabutti che per nostra disgrazia occupano le posizioni più alte nel governo e nella pubblica amministrazione. Per tutto rimedio, cosa propone un tal signore Galletti, ministro dell’Ambiente? La richiesta dello stato di emergenza nazionale. Ma a chi lo richiede? Al Padre Eterno affinché faccia piovere, oppure a se stesso? Quali conseguenze pratiche potrà avere tale richiesta, a parte le risate amare dei cittadini colpiti da questo cosiddetto flagello naturale, che di naturale ha peraltro davvero poco?

La ridicola impotenza di governi e parlamenti, di fronte allo spadroneggiare della onnipresente delinquenza planetaria, non poteva emergere più chiaramente di così. Siccome però lamentarsi non basta, ma bisogna proporre scenari alternativi, faccio seguire alcuni suggerimenti, che raccomando non tanto ai governanti attuali, nullità assolute, quanto a quelli che seguiranno dopo le elezioni del 2018. Eccoli in sintesi.

Immigrazione.

Per fermare l’invasione dei clandestini dall’Africa, organizzare un impenetrabile blocco navale al largo delle coste libiche, ordinando alle unità militari di trarre certamente in salvo tutti coloro che si trovassero in pericolo di vita, riaccompagnandoli però direttamente sulle coste dalle quali sono partiti, senza far loro toccare il suolo italiano. L’accertamento dei pochi legittimi aspiranti al diritto d’asilo, deve avvenire nei Paesi d’origine o in quelli di partenza.

Incendi.

Approvare una legislazione severissima contro tutti gli incendiari, non importa chi essi siano o da quali motivazioni soggettive mossi, che preveda pene da 30 anni all’ergastolo, senza alcuna licenza premio o abbreviazione della condanna, con l’obbligo di lavorare al rimboschimento delle zone devastate sotto la sorveglianza dei militari.

Utilizzare l’acqua del mare.

Dato che non è prevedibile alcun miglioramento delle condizioni atmosferiche planetarie, che anzi si aggraveranno nel tempo fino alla completa desertificazione dell’area mediterranea, occorre prevenire l’esodo biblico e la catastrofe sociale che ciò comporterebbe, avviando fin da subito la costruzione di grandi impianti di desalinizzazione dell’acqua marina, di canali, di pompe e tubature idonee al suo trasporto all’interno dei territori.

Serre per la produzione agricola.

Costruzione di grandi serre protette dai raggi solari, con relativo condizionamento d’aria , per la coltivazione di quei prodotti agricoli che non sopportano il clima africano.

Questi sarebbero i provvedimenti essenziali da prendere, che potrebbero giustificare lo stato d’emergenza chiesto dal signor Galletti. Tutto il resto sono discorsi insulsi, privi di fondamento, fuffa nella quale sguazza la criminalità , organizzata o meno, a qualsiasi livello. Mai più Roma, o qualsiasi altra città italiana, dovrà rimanere senza acqua. Abbiamo ottomila km di mare a disposizione. . Utilizziamoli intelligentemente per vivere e non per aprire le porte a un processo di africanizzazione, climatico e non , che distruggerebbe per sempre la nostra plurimillenaria civiltà.

                                                                                                                                                                                         Prof. Carlo Vivaldi- Forti

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