Sabato 20 febbraio, nella sua casa di Pescia, è deceduto il prof.Maurizio Del Ministro, che è stato a lungo docente di Storia e critica del cinema all’Università di Genova. Prima di intraprendere la carriera accademica, la passione precoce per il cinema lo fece approdare alla redazione di “Cinema nuovo” di Guido Artistarco, ed alla collaborazione con altre riviste prestigiose, come “il Ponte”.

La sua produzione saggistica non è stata vasta ma conta lavori di rara qualità e sensibilità critica, fra i quali ricordiamo Cinema tra immaginario ed utopia (1984), Il testo come sopravvivenza (1994), La donna che visse due volte (2004), fino al suo ultimo lavoro, S.Eisenstein-La corrazzata Potemkin, pubblicato nel settembre 2015 e accolto con favore dalla stampa specializzata.

Partecipò con apprezzate relazioni a convegni a livello internazionale, specializzandosi sui registi che sentiva più vicini, quali Luchino Visconti, Fritz Lang e Alain Resnais, solo per citarne alcuni. Frequentò e contribuì a sostenere i maggiori festival per gli storici del cinema: Il Cinema Muto di Pordenone e Il Cinema Ritrovato di Bologna.

Se il cinema è stato la sua vita, il teatro è stata la sua seconda passione, da cui solo la malattia lo ha tenuto lontano. Oltre che di Pirandello, di cui ha scritto in Pirandello,scena,personaggio e film (1980), si è occupato anche di teatro rappresentato, scrivendo sulla mitica Compagnia dei Giovani di Giorgio De Lullo, ma anche su registi di primo piano come Luca Ronconi, del quale ha seguito i lavori in tutta Europa, e Massimo Castri, suo compagno di Università.

Ha frequentato i teatri di tutta Italia, tessendo rapporti di amicizia sincera e stima reciproca con interpreti di primo piano come Rossella Falk, Romolo Valli e Marisa Fabbri, ma anche della generazione successiva come Angelo Savelli, Pino Quartullo e molti altri.

Noi vogliamo ricordare Maurizio Del Ministro non solo come grande uomo di cultura, ma soprattutto come il giovane appassionato promotore della creazione dei primi Cineclub Pesciatini negli anni 60 e come l’istrionico intrattenitore in animate discussioni, all’uscita del Garibaldi o dello Splendor (cinema a cui ha partecipato alla riapertura di questi anni), che si prolungavano fino a tarda notte.

Saverio Barsanti

Inviato da iPad

I Love Pescia si associa al dolore per la scomparsa di Maurizio Del Ministro, un vero pesciatino e fine uomo di cultura. Ci mancherà.