Pubblichiamo il comunicato inviatoci dall’ex ragioniere capo del Comune di Pescia Fabio Rossi sul degrado del cimitero urbano :

 

 

CIMITERO DEL CAPOLUOGO

 

 

In data 31.10.2016 il sindaco Giurlani pubblicò qualcosa sul social facebook avente il seguente contenuto: “”……………..Un accenno al cimitero centrale dove con un progetto si faranno nuovi loculi e finalmente dopo anni sistemeremo la chiesa e degli edifici laterali al cimitero ormai vetusti e pericolosi””. Ad oggi nessun lavoro è stato iniziato ma peggio ancora, negli strumenti di programmazione contabile e, precisamente, nel piano investimenti per il triennio 2017/2019, non si trova traccia alcuna di lavori afferenti il cimitero del capoluogo, riducendo a mere chiacchiere le promesse di realizzazione, esternate dal sindaco anche in occasione della riunione del consiglio comunale tenutasi il giorno 19 u.s. Pensare che per il corrente esercizio finanziario sono previsti investimenti pari ad €. 8.722.821,17, una cifra enorme che concerne oltre quaranta interventi; per l’anno 2018 l’importo degli investimenti ascende ad €. 3.198.978,66 chiude l’esercizio 2019 con l’importo di €. 1.618.978.66. Il totale ascende ad €.13.540.778.849. In riferimento alle risorse finanziarie, è utile sapere che nel triennio 2014/2016 il Comune ha incassato l’ammontare di €. 331.013,10 a titolo di proventi da concessioni cimiteriali. Tali risorse non indifferenti, potevano essere legittimamente destinate al finanziamento dei lavori presso il cimitero urbano e, ad oggi, presumibilmente, la questione cimiteri era stata definita con un risultato di tutto rispetto. Pure nel bilancio triennale 2017/2019 sono previste risorse a titolo di introiti derivanti da concessioni cimiteriali, che ammontano ad €. 240.000,00 per ogni anno del triennio. Questi dati palesano,inequivocabilmente, la mancata volontà di dare concretezza ai necessari investimenti al cimitero del capoluogo, per l’esecuzione dei quali non è sostenibile la storiella della mancanza di risorse adeguate. Dobbiamo ancora assistere a quel vergognoso spettacolo appena solcato il cancello del cimitero che, ovviamente, peggiora ogni giorno che passa. Ormai da ben due anni e mezzo coloro i quali hanno i propri cari sepolti all’interno della chiesa, non possono recarsi presso le tombe per depositare un fiore o recitare una preghiera, e chissà ancora per quanto tempo.

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