Pubblichiamo il Comunicato stampa del dott.Francesco Conforti che interviene sul piano di risanamento della Casa di Riposo San Domenico annunciato nei giorni scorsi dal sindaco Giurlani e dal presidente del CDA Romagnani :

“Il Piano di Risanamento per il San Domenico non mi convince.
A cominciare dal mutuo ipotecario richiesto per far fronte ai debiti pesantissimi contratti con la Cooperativa che gestisce i Servizi. Così debiti nuovi rincorreranno debiti vecchi rischiando di avvitarsi in una spirale “perversa “da cui sarà poi difficile uscire.
Tanto più che per pagare i nuovi debiti si dovrebbe far conto su entrate certe e costanti nel tempo, ma su questo non c’è nessuna certezza, anzi…
Ci sono invece solo bei propositi e progetti futuri, anche interessanti, annunciati col giusto entusiasmo degli inizi, certamente apprezzabili. Tutto però poi si scontra con una realtà economico-finanziaria che non può essere ignorata e, allora, chi potrebbe sostenerli?
Certo non le famiglie che, nella stragrande maggioranza dei casi, non sono in grado di reggere il peso di “adeguamenti”automatici e troppo pesanti che, anche se giustificati dalle mutate condizioni degli ospiti, comportano in ogni caso un aumento della quota che deve esser pagata.
Ed è illusorio pensare che lo facciano le Istituzioni, proprio per le difficoltà di oggi, tanto che lo stesso Governatore Rossi ci ricorda, ogni giorno, i tagli pesanti che hanno colpito il settore della Assistenza mentre altri ne sono in arrivo, con il Fondo per la Non-Autosufficienza sempre più in difficoltà. Intanto, si continua ad ignorare tutto il lavoro del Commissario che pure aveva già così ben operato al Mefit e che, nominato nel Febbraio scorso, aveva gestito il Bilancio del SanDomenico fornendo poi, al termine del suo mandato, delle indicazioni molto chiare. Nella consapevolezza delle difficoltà economiche del momento, si invitava infatti a non fare troppo affidamento su un aumento dei Ricavi e di puntare invece su una riduzione dei Costi, con un diverso modello di organizzazione di tutta la Struttura con riferimento particolare al personale e agli orari del lavoro, rapportato al numero e ai bisogni reali degli ospiti. E questo avrebbe consentito alla struttura una gestione virtuosa ed auto sufficiente, ma oggi non c’è più questo Amministratore Unico che, garantendo trasparenza e tranquillità per tutti, sarebbe stato indispensabile non solo per il presente, ma anche e,soprattutto, per il futuro.
Il Piano di Risanamento non va’ in questa direzione, pieno di troppi punti interrogativi, senza certezze, e allora il rischio vero è che tutto ritorni come prima e che, nonostante i buoni propositi, non si ottengano i risultati sperati.
E allora è importante vigilare perchè nessuno possa pensare
di perdere, come è successo a Montecatini con l’ex-ECA, la nostra Casa di Riposo che da oltre 100 anni è nata e svolge il suo ruolo sociale a sostegno di chiunque abbia bisogno, patrimonio irrinunciabile per Pescia e tutti i pesciatini.”

Dott.F.Conforti