E’ stato un vero successo il Campus invernale del Comitato Paralimpico della Toscana di fine febbraio 2023. I disabili da lavoro partecipanti si sono radunati a Sestola in provincia di Modena, presso la sostenibile struttura dell’Hotel Al Poggio. Il C.I.P. regionale, con il prezioso aiuto del Vice presidente Antonio Agostinelli, delle segretarie e dei tecnici preposti, ha ben accolto il folto gruppo degli assistiti Inail, per procedere con i tradizionali corsi di avviamento allo sport paralimpico. Molte le attività presenti con il preciso scopo di collegare il mondo sportivo a quello adattato alla disabilità! Lo sci Alpino, vista la circostanza, è stata la disciplina più gettonata, i partecipanti ben sostenuti dai maestri di sci, hanno potuto provare tutte le specialità dello sci (slalom, gigante, super G, discesa libera e supercombinata). I soggetti in carrozzina hanno usato un apposito monosci da seduti, mente quelli con disabilità visiva (ipovedenti) hanno provato a sciare con la guida.
Poi molte attività indoor: per la prova di scherma in carrozzina, il tecnico Jafar ha semplificato l’attività mettendo i soggetti tutti sullo stesso piano, fissando la carrozzina sulla pedana, e insegnando le tre specialità della scherma (fioretto, spada e sciabola). La scherma paralimpica è sia maschile che femminile, ha tre categorie di disabilità: nella classe A sono inseriti coloro che hanno un buon equilibrio e un completo movimento del tronco, nella classe B ci sono coloro che sono impossibilitati al completo movimento degli arti inferiori e del tronco e nella classe C sono ricompresi i soggetti con paralisi totale del corpo e difficoltà motorie anche agli arti superiori.
Poi Il tiro con l’arco che, come la scherma, è presente alle Paralimpiadi sin dalla prima edizione di Roma nel 1960. Susy il tecnico del tiro con l’arco, prima ha illustrato a tutti i partecipanti le caratteristiche di questa disciplina, poi li ha fatti provare ricordando loro che gli atleti con disabilità fisica possono gareggiare sia con l’arco olimpico che con il compound, nelle classi Open (Wheelchair e Standing), mentre quelli con disabilità visiva possono gareggiare in ambito Europeo, ma non nei giochi Paralimpici
Una new entry dì eccezione, sono state le freccette, disciplina presentata dal tecnico pistoiese Stefano, il quale nel suo briefing e durante le attività ha esaltato questo gioco di abilità, attenzione e coordinazione. Un gioco molto impegnativo, agibile anche dai disabili visivi che vengono posizionati di fronte al bersaglio e si orientano con corde che partono proprio dal bersaglio e segnali sonori.
Infine il tiro a segno presentato dal pesciatino Perondi. Il tiro è una disciplina di coordinazione oculo manuale, di precisione e di controllo. Due le specialità provate al campus: Pistola e Carabina, il tecnico, come di consueto ha portato gli assistiti INAIL sul piano della competizione: ogni assistito doveva tirare dieci colpi di pistola e cinque di carabina e al temine del campus si è stilata la classifica che ha visto al primo posto Alessio Nucciotti di Livorno con punti 146 su 150, in seconda posizione Rossano Luchetti di Prato con punti 137 e terzo Claudio Perini di Pisa con punti 132.
Grazie al Campus i futuri potenziali atleti paralimpici, dopo aver provato ogni tipo di sport, avranno la possibilità di fare una scelta consapevole in virtù della propria tipologia di disabilità, e utilizzando lo sport come ottima terapia fisica e di socialità.

Comunicato stampa