Il sindaco di Pescia Oreste Giurlani, a seguito dell’ennesimo sforamento dei limiti della centralina di rilevamento dell’inquinamento ambientale di Capannori, che obbliga anche Pescia ad adottare ordinanze ancora più restrittive rispetto a quanto già fatto lo scorso novembre, ha preso carta e penna e ha scritto al presidente Rossi e all’assessore all’ambiente Fratoni.

“Ancora una volta lo sforamento dei valori di inquinamento dell’aria, soprattutto relativi alle Pm 10, dei comuni che ricadono nell’ Area Piana Lucchese, che fa capo alla centralina Arpat collocata a Capannori, ci costringe a adottare ordinanze draconiane, che non incontrano certo il favore della cittadinanza- si legge nella missiva firmata dal primo cittadino pesciatino-.

Ferma restando la nostra assoluta convinzione che l’inquinamento vada combattuto in ogni modo e che la salute dei cittadini sia il primo e più   importante obiettivo da perseguire, riteniamo che sia arrivato il momento di fare una valutazione approfondita sulla omogeneità dei territori che fanno capo a questa centralina.

Per conformazione geomorfologica ,  a partire ovviamente dalla presenza di un fiume molto importante e da una vallata continuamente attraversata dai venti che si generano dalla montagna, Pescia sembra differire sostanzialmente dalle altre realtà della Piana lucchese che fanno capo a questa configurazione di area.

A questo proposito, facendo riferimento anche alle molti voci che si sono levate anche dal mondo scientifico pesciatino sulla disomogeneità del territorio comunale pesciatino  rispetto al resto dell’Area Piana Lucchese, chiediamo che si valuti l’opportunità di sganciare Pescia da questa area di valutazione ambientale oppure che venga installata una centralina nella nostra città che possa quindi valutare puntualmente e in maniera effettiva quali valori sono presenti”.

Giurlani quindi non vuole certamente sottrarsi agli impegni per l’ambiente che la legge vigente prevede, ma chiede che la situazione di Pescia sia valutata in modo oggettivo e non legata a una zona, la Piana di Lucca, che presenta ben altre caratteristiche geomorfologiche.

“Per noi la tutela dell’ambiente è una priorità, ma, sinceramente, vietare anche per pochi giorni l’uso dei caminetti è un provvedimento troppo pesante – spiega Giurlani- e non credo sia adatto alla nostra situazione. Non voglio sostituirmi a chi lavora in questo settore, ma da sindaco ho il dovere di esprimere le mie perplessità”.

 

stampa giurlani

 

Comunicato stampa