Sabato 15 tornano le ricette antispreco al mercato Campagna Amica di Pistoia. Una buona usanza e sempre più una necessità, visto che anche nella nostra provincia si assiste ad un’impennata dei prezzi: ad agosto l’8,8% per l’intero paniere Istat e ancor di più per i prodotti agroalimentari che aumentano del 10,8%. Come ulteriore stimolo alle sane abitudini Coldiretti Campagna Amica ‘metterà in scena’ la ribollita, il piatto toscano ‘antispreco da sempre’, a cura della cuoca contadina Gabriella Michelozzi. A partire dalle 9.30 nel contesto del mercato, dove come tutti i sabati i produttori Coldiretti-Campagna Amica portano le loro produzioni aziendali.

“C’è l’urgenza di ottimizzare le risorse –spiega Coldiretti Pistoia- e nell’ambito dei nostri mercati a filiera corta diamo ‘il buon esempio’. D’altronde i dati a livello nazionale parlano chiaro. Con il taglio del potere di acquisto determinato dai rincari energetici e la necessità di ridurre gli sprechi, per esempio, salgono a quasi 4 su 10 (39%) gli italiani che portano a casa gli avanzi del ristorante con la cosiddetta ‘doggy bag’, il contenitore per recuperare il cibo non consumato ed evitare così che venga buttato”.

Un dato che emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ diffusa in occasione del World FoodWaste Report dell’Osservatorio Waste Watcher International di Last Minute Market, su monitoraggio Ipsos per campagna Spreco Zero, in vista della 3/o World Food Day (Giornata mondiale dell’alimentazione), del 16 ottobre prossimo.

Una svolta evidente con il numero delle persone che non lascia gli avanzi nel piatto quando va a mangiare fuori è, infatti, praticamente raddoppiato rispetto a 10 anni fa. Con l’inflazione che ha raggiunto livelli record – rileva Coldiretti -, per molte famiglie è diventato indispensabile ridurre al massimo gli sprechi. Una situazione che spinge così sempre più persone a superare l’imbarazzo e chiedere di portare via quanto rimasto sul piatto per consumarlo successivamente tra le mura domestiche. Dall’analisi Coldiretti/Ixè si evidenzia però che il 17% la richiede solo raramente mentre il 12% degli italiani ritiene che sia da maleducati, da poveracci e volgare o si vergogna comunque a richiederla. Infine c’è anche un 22% degli italiani non lascia alcun avanzo quando va a mangiare fuori mentre il resto non li chiede perché non sa che farsene.

La doggy bag è spinta anche da una nuova sensibilità verso la riduzione degli sprechi alimentari, oggi resa tanto più necessaria dalla crisi economica, adottando strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, fino alla spesa a chilometri zero dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano di piu’ secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Di fronte a questa nuova esigenza – riferisce la Coldiretti – la ristorazione si attrezza e in un numero crescente di esercizi, per evitare imbarazzi, si chiede riservatamente al cliente se desidera portare a casa il cibo o anche le bottiglie di vino non finite e si mettono a disposizione confezioni o vaschette ad hoc.

Con oltre 1/3 della spesa alimentare degli italiani destinato ai consumi fuori casa le difficoltà della ristorazione si trasferiscono a cascata sull’intera filiera. A rischio secondo la Coldiretti c’è un sistema che dai campi alla tavola vale 575 miliardi di euro, quasi un quarto del Pil nazionale, e vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila imprese agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio.

 

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