L’associazione ha rappresentato il disagio degli imprenditori per i continui furti
ed alcuni dati di sintesi per evidenziare la centralità e vitalità del vivaismo pistoiese:
circa il 40% dell’export italiano di piante vive è dovuto alle imprese pistoiesi

Denunciare, denunciare e denunciare. È questo l’invito del Prefetto di Pistoia alle aziende vivaistiche in occasione dell’incontro odierno con Presidente e Direttore di Coldiretti Pistoia, richiesto dall’associazione a seguito dei continui furti di piante nel polo vivaistico pistoiese.
Una raccomandazione che vuole infondere fiducia nelle istituzioni affinché portino avanti il loro lavoro come sempre con efficacia. Quindi è necessario formalizzare davanti alle forze dell’ordine i furti di piante. “Abbiamo rilevato che non ci sono molte denunce -ha spiegato la Dottoressa Licia Donatella Messina-. È necessario fare prevenzione, avere fiducia nelle forze dell’ordine, perché le investigazioni sulle denunce sono in corso e hanno già portato ad arresti e recupero di refurtiva”.

“E noi rilanciamo questo invito del Prefetto ai nostri associati e a tutte le aziende che subiscono furti -ha dichiarato Fabrizio Tesi, Presidente di Coldiretti Pistoia-. Abbiamo richiesto un incontro formale per il ruolo strategico di coordinamento per il nostro territorio. Ringraziamo il Prefetto per l’attenzione, per la competenza e per come ha inquadrato il fenomeno dei furti nei vivai. Purtroppo, rispetto alla numerosità delle ruberie non ci sono altrettante denunce. Probabilmente tanti imprenditori si sono assuefatti ai furti e neppure denunciano i danni subiti. È un errore, anche perché, come ci ha evidenziato il Prefetto ad ogni denuncia corrisponde un’attività investigativa che ha portato anche ad arresti. Coldiretti Pistoia, come sempre ha fatto, invita chi malauguratamente subisce un furto a recarsi dalle forze dell’ordine a denunciare, a prescindere dall’entità della refurtiva”.

Nel corso dell’incontro, presenti anche il Dottor Davide Garra, vicario del Prefetto, ed il Direttore di Coldiretti Pistoia Francesco Ciarrocchi, il Presidente Tesi ha evidenziato il disagio degli imprenditori per i continui furti ed alcuni dati di sintesi per evidenziare la centralità e vitalità del vivaismo pistoiese: circa il 40% dell’export italiano di piante vive è dovuto alle imprese pistoiesi, cuore verde pulsante per l’economia, chilometri e chilometri di “fabbriche” a cielo aperto, e non potrebbe essere altrimenti, dove i ladri hanno gioco facile.
Nel 2021 le aziende pistoiesi hanno esportato quasi 400 milioni di euro di piante in tutto il mondo, più 37% rispetto al 2020, il 43% del totale italiano. Nei 2022 dopo l’invasione della Russia in Ucraina, il settore ha conosciuto una brusca frenata, ma la quota di export si mantiene molto alta, oltre il 38%.
I furti oltre al danno, rischiano di fiaccare la voglia di investire, nonostante le difficoltà, delle imprese pistoiesi.
“Si corre il rischio di perdere il primato del vivaismo ornamentale pistoiese, a vantaggio di altri territori –ha spiegato Tesi-, è questo il maggior pericolo rappresentato al Prefetto”.

Durante l’incontro sono stati analizzati elementi fattuali su come aziende, associazioni e forze dell’ordine possano mettere in atto azioni che dissuadano i malintenzionati.
“Prevenzione e investigazioni tempestive possono essere un forte argine ai furti –ha concluso il Prefetto-. È necessario un impegno sinergico, lo Stato c’è”.
“Faremo la nostra parte –ha detto Tesi-, a cominciare dalla sensibilizzazione verso le nostre aziende”.

Ufficio Stampa Coldiretti Pistoia

Comunicato stampa