Sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana , in data 16-04-2014, si legge che una Società di S.Croce ha presentato al nostro Comune e alla Provincia un progetto per realizzare una centrale idro-elettrica nella Pescia.
Naturalmente, questo progetto deve essere valutato dai competenti uffici tecnici comunali e provinciali e, quindi, prima di questa valutazione, nessuna autorizzazione può essere rilasciata, soprattutto per la sua valenza politica.
Così, passano mesi, cambia l’ Amministrazione comunale e del progetto sembrano perdersi le tracce. Ma il 2 Maggio 2015 la nuova Amministrazione invia una raccomandata ai proprietari dei terreni su cui dovrebbe realizzarsi la centrale.
In tale raccomandata si annuncia che “ la Società Mers di S.Croce in data 08-01-2015 ha presentato alla Provincia (titolare del relativo procedimento) domanda di autorizzazione, con conseguente avvio del procedimento in data 09-02-2015, per la costruzione ed esercizio di una centrale idro-elettrica nel torrente Pescia e precisa che le opere per la realizzazione sono ritenute di pubblica utilità, nonché indifferibili e urgenti”.
Questi sono fatti e date certe su cui non possono esserci dubbi . I dubbi invece ci sono sulla utilità del progetto, su cui legittimamente ciascuno può avere le proprie idee, ma i dubbi ci sono soprattutto sulle modalità con cui si procede.
Ogni atto della Pubblica Amministrazione, infatti, deve rispondere, come ovvio, innanzitutto alla Legge, sempre e comunque, ma anche a criteri di Trasparenza (fondamentale specie in questo caso che tratta l’uso di un bene comune assoluto come l’ acqua del nostro fiume) e di Opportunità ( per l’impatto idro-geologico che ci sarebbe in ogni caso) e questo perchè tutti siano garantiti e non siano calpestati i diritti di nessuno.
Nel caso in questione, invece, regna una grande confusione col Sindaco attuale che afferma di cadere dalle nuvole. E allora o dice una bugia clamorosa e continua a dirla per cercare di salvare in qualche modo la faccia di fronte alle tantissime reazioni negative.
Oppure, la Provincia ha davvero proceduto da sola, senza far sapere niente al Comune in tutti questi mesi, a conferma del ruolo sempre più marginale a cui Pescia è condannata per la inadeguatezza di questa Amministrazione coi tanti, troppi personaggi piovuti da lontano e che ben poco hanno a che spartire col nostro territorio.
Lo capiscano coloro che sostengono questi amministratori perchè,così, la nostra Città conterà sempre meno, continuerà a subire decisioni prese altrove, in nome di ragioni “ partitiche”ma certo non dei pesciatini e avrà sempre più difficoltà anche a difendere quei pochi beni che le sono rimasti : dopo l’ Ospedale, il Mefit e ora anche l’ acqua della Pescia…

dott. F.Conforti