Prendo atto che anche il CREST (Comitato Regionale Emergenze Sanitarie) critica i Patti Territoriali di Riorganizzazione Sanitaria nella Provincia di Pistoia, prendendo spunto dai gravi disagi del servizio di Pediatria a Pescia e del Pronto Soccorso in Montagna.
Casi certo eclatanti, che devono però essere inseriti in una analisi più ampia della Assistenza nel nostro territorio e dei pericoli, presenti e futuri, che noi tutti stiamo correndo,.
In effetti, la situazione è apparsa critica fin da subito. Già nell’Ottobre 2013, infatti, io non ho partecipato alla inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso proprio in palese contestazione di questo Patto Territoriale che, nella sua attuazione pratica, cominciava già a contraddire le premesse e i contenuti approvati solo pochi mesi prima.
E questo vale ovviamente non solo per la Pediatria, per cui io continuo a chiedere inascoltato la riapertura di un Reparto, anche ridimensionato, ma pur sempre un Reparto, con personale presente 24h.
E’ l’ intero Patto, nel suo insieme, che deve essere ridiscusso perchè, ben lontano dal garantire pari dignità fra i vari territori, funziona in una sola direzione e, per mantenere il Nuovo Ospedale di Pistoia, continua a sottrarre risorse e sevizi dalla periferia. Così è successo per San Marcello, il cui Ospedale è ormai ridotto a “un ibrido” di non si sa’ che cosa, e così per Pescia, il cui Ospedale rischia di trasformarsi solo in un Pronto Soccorso di prima stabilizzazione e smistamento. Non si fanno dunque investimenti in personale e tecnologie( già, il famoso Angiografo che chiesi al Governatore Rossi più di un anno fa’ e non è ancora arrivato…) che sono invece l’unico mezzo certo per far funzionare i Servizi e dare risposte concrete ai bisogni delle persone che vi fanno riferimento.
Questa è l’ unica dignità che conta e il suo mancato rispetto può avvenire solo per la mancanza di una Politica attenta, con competenza in materia e con la volontà di tutelare gli interessi dei territori amministrati, anche contro i dettati della Regione se necessario.
Di tutto questo, però, non c’è traccia e così leggiamo di Amministratori che si dicono soddisfatti di rassicurazioni future e quanto mai generiche per le strutture che dovrebbero garantire la salute dei cittadini, anche se, nonostante le frequenti visite dell’Assessore Marroni, non c’è un solo fatto concreto su cui contare… Così, l’Assistenza viene sempre più spinta verso forme private ed è sempre più povera coi poveri.
E questo, purtroppo, è solo il frutto inevitabile della politica attuale, tutta dedita all’apparire e al fare annunci, ma sempre più lontana dalla realtà e del tutto inadeguata a sostenere i bisogni primari e quotidiani delle persone, in particolare di chi ha più bisogno e dove, almeno per me, le persone sono ancora sempre e soltanto uomini e donne con le loro necessità piuttosto che numeri con cui fare statistiche e bilanci.

Dott. F.Conforti