Approvato il nuovo piano di classifica,

tra l’incapacita’ interessata del presidente Monaco e l’inconsapevolezza valdinievolina

Penalizzati quasi tutti i comparti, in particolare floricolo, vivaismo, orticolo, colture in serra

COLDIRETTI: siamo stati l’unico soggetto che si è opposto all’adozione di quest’atto

Gli agricoltori della Valdinievole, rientranti sotto la competenza del Consorzio di bonifica del Basso Valdarno vedranno aumentare, e non di poco, quanto devono pagare all’ente. L’assemblea del Consorzio, che include i territori dell’ultima parte del bacino dell’Arno, dalla Valdinievole fino a Pisa, ha approvato a maggioranza il nuovo piano di classifica, l’11 luglio scorso. I parametri adottati dal Consorzio, che ha suddiviso in 4 parti il territorio di competenza, portano ad un aggravio di tributi insostenibile per gli agricoltori valdinievolini e pistoiesi. Penalizzati quasi tutti i comparti, in particolare floricolo, vivaismo, orticolo, colture in serra.

I parametri utilizzati nel nuovo piano andavano rivisti prima di portarlo ad approvazione, come in tutte le sedi ha ribadito Coldiretti. “Siamo stati l’unico soggetto che si è opposto all’adozione di quest’atto -spiega Michela Nieri, presidente di Coldiretti Pistoia-. La responsabilità dell’inaccettabile forzatura è del Consorzio Basso Valdarno e del presidente Marco Monaco, che ha dimostrato l’incapacità di avere una visione globale del territorio sotto la sua competenza. Monaco ha tenuto conto della convenienza della parte pisana del territorio, territorio da cui proviene”.

Ma tanta insensatezza non avrebbe fatto danni se i rappresentanti della Valdinievole in assemblea -espressione del territorio e delle istituzioni- avessero coerentemente rappresentato i giusti interessi degli imprenditori agricoli. Invece con la loro partecipazione all’assemblea hanno di fatto consentito di deliberare, ed approvare a maggioranza un atto che porta un ennesimo salasso a tanti comparti agricoli, a cominciare dalla floricoltura pesciatina.

“Siamo fortemente critici rispetto ad un atto inaccettabile. Inaccettabile è anche l’atteggiamento assunto dalla dirigenza del consorzio. Certe decisioni non possono essere assunte a colpi di maggioranza -conclude Michela Nieri-, magari sfruttando l’inconsapevolezza di chi non ha ben chiaro che in ballo c’è la salvaguardia idrogeologica del territorio, che dipende anche dall’equilibrio economico e dalla sopravvivenza delle imprese agricole”.

Coldiretti Pistoia

Comunicato stampa