Negli ultimi giorni abbiamo assistito a veri e propri toni trionfalistici sul Ponte del Marchi ma la situazione non è proprio come ci viene raccontata.
Abbiamo consultato gli atti ed abbiamo visto che il progetto esecutivo approvato lo scorso dicembre ed oggetto della gara di appalto delle opere con i fondi del PNRR, è stato integrato ad aprile 2023 e dalla visione di quest’ultimo rimaniamo sconcertati perché non viene raccontata a pieno la verità delle cose.
Stando a quanto realmente appaltato, il ponte del Marchi rimarrà una grande opera incompiuta se la nuova Amministrazione non riuscirà a reperire ulteriori risorse proprie, non finanziabili con mutui.
Tutto questo logicamente non viene detto da noi del Partito Democratico ma è scritto nero su bianco sulla relazione relativa alle opere oggetto di appalto che fa parte dell’integrazione menzionata prima e oggetto di appalto.
Da questa relazione si evince che “la relazione in esame, chiarifica le opere da eseguire all’interno del presente appalto, che risultano soltanto una parte di quelle necessarie alla realizzazione complessiva del ponte.”
Dalla visione del cronoprogramma poi vediamo che le opere appaltate con il PNRR arrivano più o meno a metà della realizzazione del ponte poiché le seguenti opere:
disposizione delle armature in soletta e getto di completamento;
montaggio dei giunti all’estremità del ponte;
montaggio dei parapetti;
realizzazione delle impermeabilizzazioni e delle pavimentazioni per la carreggiata e per le piste ciclabili;
passaggio delle linee elettriche, montaggio dei carter, montaggio dei corpi illuminanti;
ripristino di sottoservizi da parte dei gestori;
ripristini alle estremità del ponte relative agli interventi dei gestori dei sottoservizi e smontaggio della struttura di sostegno provvisorio. Ripristino dei muretti in pietra e collegamenti alla ciclo pedonale su viale Garibaldi;
asfaltatura relativa alle estremità del ponte,
non sono ricomprese all’interno dell’appalto PNRR.
A questo punto ci chiediamo: visto che nel piano triennale delle opere appena approvato dall’amministrazione non vi è alcun riferimento alla conclusione dei lavori, con quali fondi dovrebbero essere completate le opere? Nel detto programma, sul finanziamento dei lavori vi è anche un riferimento di 170 mila euro circa di fondi provenienti dall’alienazione del depuratore di Veneri che la corte dei conti aveva imposto di dirottare sul risanamento dei conti. A quanto ammonta esattamente il costo per il completamento delle opere?
Siamo in campagna elettorale ma vorremmo che ai cittadini non siano più raccontate storielle fantasiose ed è per questo che ai primi punti del nostro programma abbiamo inserito un’operazione verità che riguardi sia la situazione del bilancio comunale sia lo stato reale dei finanziamenti delle opere cantierabili e quelle in esecuzione.

Partito Democratico – Pescia

Comunicato stampa