SELVATICI: dalla Piana alla Montagna, dal Montalbano alla Valdinievole

AGRICOLTORI PISTOIESI A FIRENZE PER PROTESTARE,

IN PIAZZA DUOMO SOMMOSSA ANTI-UNGULATI-PREDATORI

1,2 milioni di euro di danni dal 2000: in 1 caso su 2 è colpa dei cinghiali

Presidio anche con i trattori sul lungarno Aldo Moro

Gli agricoltori lanciano #riprendiamocilterritorio

‘Selvatici crescenti, agricoltori calanti’ è questo lo slogan che accompagnerà migliaia di agricoltori e allevatori esasperati, delusi, arrabbiati che martedì 2 agosto arriveranno nel centro storico di Firenze, in Piazza Duomo, di fronte alla Regione Toscana, per protestare contro il proliferare incontrollato degli ungulati, cinghiali, daini, caprioli, volatili ma anche predatori, lupi e canidi, che devastano le coltivazioni, falcidiano le greggi, mettono a rischio la sicurezza del territorio e rappresentano sempre più un pericolo per la collettività.

Gli agricoltori chiederanno l’applicazione della legge obiettivo per gli ungulati (L.R. 10/2016) che fin qui ha disatteso tutte le aspettative. Un’emergenza, quella degli ungulati e di altri selvatici, molto sentita sulle montagne, nella piana pistoiese dove i cinghiali sono di casa anche nei vivai, nei vigneti del Montalbano e in Valdinievole dove i cinghiali, proprio in questi giorni, stanno razziando i campi di mais.

E i danni per gli agricoltori, non solo non vengono compensati, ma aumentano e spingono tanti ad interrogarsi se ha senso continuare a seminare per poi vedersi il raccolto falcidiato.

Lo stato di agitazione è stato deciso dal Direttivo Regionale di Coldiretti Toscana. A sostegno dell’iniziativa è stato lanciato anche l’hastag #riprendiamocilterritorio a rafforzare ulteriormente il messaggio della protesta. Previsto anche un presidio con centinaia di trattori sul Lungarno Aldo Moro di fronte alla sede della Rai.

“Scendere in piazza a questo punto è una scelta obbligata, anche per rendere consapevoli i cittadini di una situazione drammatica per chi coltiva e poi non raccoglie -dichiara Michela Nieri, presidente di Coldiretti Pistoia-”. Tutti ormai vediamo i rischi creati dagli animali selvatici nella quotidianità: gli ungulati rendono pericolosa la circolazione stradale, si ritrovano al parco pubblico del paese accanto ai passeggini e ai palloni. “Quello che è meno noto, e che vogliamo evidenziare a tutta la cittadinanza, è che essi sono diventati una calamità costante per gli agricoltori ed allevatori, al pari di una nevicata straordinaria, della siccità o di una grandinata, con la differenza -continua Nieri- che mentre la grandinata è un’eventualità, l’invasione e la devastazione dei cinghiali sui propri campi è una certezza ad ogni raccolto”.

In Piazza Duomo arriveranno, già dalle prime ore della mattina, agricoltori ed allevatori da tutte le province della Toscana per rivendicare la volontà di produrre per i cittadini-consumatori e non per animali selvatici e predatori. Dalla provincia di Pistoia partiranno centinaia di agricoltori ed allevatori.

L’emergenza ungulati è già costata, negli ultimi cinque anni, 100milioni di euro di danni all’agricoltura ed è la causa 3 incidenti stradali al giorno. Secondo Coldiretti Toscana sono 450 mila gli esemplari a ‘piede libero’, il 70% sono cinghiali colpevoli di contribuire all’impoverimento della fauna e della flora del bosco e del sottobosco.

“Gli strumenti ci sono, e sono la legge obiettivo ed il piano lupi, ma non sono applicati. L’emergenza selvatici –spiega Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Pistoia- è diventata una costante quotidiana dell’agricoltura. È inutile investire risorse sul piano di sviluppo rurale per incentivare l’agricoltura di montagna e nelle zone svantaggiate se poi si consente ai selvatici di fare razzie e di depredare gli agricoltori del loro lavoro. Coldiretti, insieme agli agricoltori ed allevatori, scende in piazza nuovamente”. L’ultima volta era stato nel novembre del 2008. “Questo è una prima fase della mobilitazione -conclude Ciampoli–. Vigileremo con grande attenzione lo sviluppo di questa problematica la cui soluzione non può avere ulteriori ritardi e non può essere rimandata”.

Per maggiori informazioni e per partecipare, gli agricoltori possono contattare uno degli uffici zona di Coldiretti Pistoia, o consultare www.pistoia.coldiretti.it, pagina ufficiale Facebook di Coldiretti Pistoia o Coldiretti Toscana e Twitter @coldirettitosca

Coldiretti Pistoia

Comunicato stampa