Pubblichiamo il Comunicato stampa di Salvatore Leggio, coordinatore di ”Pescia è di tutti”.

L’amministrazione comunale scopre l’acqua calda: ovvero che nel mondo c’è stata una pandemia che ha messo a dura prova tutto il sistema sanitario, che gli operatori del settore hanno diritto alle ferie, che in Italia mancano i medici da anni (in Veneto hanno provato a richiamare in servizio i medici in pensione) e che per questo i vari governi hanno iniziato a mettere in servizio medici che non hanno ancora completato la specializzazione.
Rispetto alla guardia medica la questione era emersa sulla stampa locale da settimane quindi nulla di nuovo sotto il sole.
Perché dunque il Comune di Pescia vuole sollevare un polverone proprio adesso, per danneggiare l’ospedale?
Secondo noi la verità è semplice: il termine del 30 giugno fissato dalla Corte dei Conti nelle sue sentenze è passato e la situazione del bilancio è disastrosa. Bisogna dunque sviare l’attenzione dei cittadini su altro, parlando di questioni che sono ampiamente già state affrontate e discusse come si legge sulla stampa di qualche settimana fa.
A noi preoccuperebbe semmai se l’ospedale fosse gestito come è gestito il Comune: per nostra fortuna non è così.
Fa sorridere leggere che il Comune che voleva ricoprire Pescia di nuovo cemento dia lezioni sulla salute dei cittadini: prima di darle inizi a fare scelte a difesa della salute e dell’ambiente, ritirando ad esempio il Piano Operativo, bloccando la privatizzazione del depuratore industriale di Veneri, tagliando l’erba che in certi posti sta creando seri problemi sanitari, adoperandosi per una pulizia accurata delle strade che non si sono mai viste in queste condizioni.  Dopo che avrà fatto queste cose, sarà credibile nel dare lezioni a tutela della salute ad altri.

PESCIA E’DI TUTTI

Il coordinatore
Leggio Salvatore

Comunicato stampa