Il sindaco di Pescia Oreste Giurlani ha presentato nel corso di una conferenza stampa i numeri del bilancio consuntivo 2018 del comune di Pescia.

Relazione introduttiva

La fotografia della finanza comunale che emerge dal rendiconto conferma le tendenze degli ultimi anni riguardo all’autonomia finanziaria e tributaria del Comune, alla progressiva riduzione dei trasferimenti statali, all’andamento dei costi del personale e dei mutui.

L’andamento degli investimenti resta molto alto in costante aumento dal 2014 e nel 2019 è ad oggi comunque oltre i cinque milioni di euro.

L’andamento finanziario conferma anche la buona capacità di realizzazione delle previsioni sia nell’entrata sia nella spesa pre-condizione essenziale per l’effettiva attuazione del programma amministrativo.

Un bilancio dunque efficiente ed efficace: capace di garantire la qualità dei servizi e di contribuire sia allo sviluppo della città, sia alla salvaguardia del patrimonio pubblico.

Vorrei ricordare a tutti che il 1° gennaio 2015 è stata una data cruciale per l’ordinamento contabile degli enti locali: da quel momento, per effetto dell’armonizzazione, l’imputazione contabile delle poste di entrata e di spesa non avviene in funzione della regola della competenza finanziaria (legata all’aspetto giuridico) bensì in funzione della nuova regola della competenza finanziaria potenziata.

Tale criterio ha trovato inizialmente applicazione per gli impegni ed accertamenti che sono stati assunti a partire dal 2015, ma ha anche orientato ed innovato le operazioni propedeutiche all’applicazione dei nuovi principi contabili e all’adozione degli schemi di bilancio armonizzato, tra cui quelle di riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi unite alla determinazione del Fondo crediti di dubbia esigibilità, sottolineando al contempo le criticità che potrebbero emergere da una attuazione non coerente dei principi contabili, alla luce delle finalità della nuova riforma e dell’impatto sul procedimento amministrativo.

Il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi e l’istituzione di un “idoneo” Fondo crediti di dubbia esigibilità costituiscono strumenti basilari per l’avvio della nuova contabilità e per la salvaguardia dell’equilibrio unitario della finanza pubblica.

Tali operazioni straordinarie, condotte secondo i principi di prudenza ed effettività, servono a far emergere il reale stato di salute finanziaria delle pubbliche amministrazioni.

Si tratta di una occasione irripetibile per rendere più leggibili i conti, una attività che ha coinvolto non solo le strutture tecniche delle amministrazioni, ma anche nel suo complesso la responsabilità della classe dirigenziale e politica.

Tutto ciò implica una profonda revisione del sistema informativo contabile, una adeguata organizzazione degli uffici e dei sistemi operativi e una adeguata formazione.

Se da un lato è certamente comprensibile che la fase della rendicontazione è una fase tecnica, fatta di cifre e numeri, è però, altresì vero, che essa rappresenta un documento dal contenuto fortemente politico, che permette al Consiglio Comunale di esercitare la sua legittima attività di indirizzo e controllo.

In esso viene evidenziato se le risorse sono state ottenute e utilizzate in conformità al bilancio di previsione e nel rispetto delle normative vigenti in materia.

Tale documento consente anche di misurare il raggiungimento degli obiettivi e della realizzazione dei programmi previsionali, di valutare i risultati definitivi della gestione economica relativa all’anno precedente e gli effetti socialmente rilevanti.

Il Rendiconto si compone di conto del bilancio, conto economico e conto del patrimonio, nonché di una serie di allegati previsti per legge, quali: la definizione dell’avanzo di amministrazione, l’elenco dei residui attivi e passivi, la relazione illustrativa della Giunta.

Cerchiamo allora di focalizzare alcuni dei punti di questa rappresentazione della finanza pubblica e dell’azione del Comune nel 2018.

1. La spesa corrente è in linea con quella dell’anno precedente e quindi in continua diminuzione grazie alla razionalizzazione della spesa (spending review)
2. Oltre il 90% della spesa corrente programmata è stata impegnata.
3. Gli investimenti realizzati, sono in aumento mantenendo un trend costante di interventi che creano economia e danno una risposta importante e non più rimandabile sulle opere pubbliche attese dalla comunità da anni (scuole, attrezzature sportive, abbattimento barriere architettoniche, strade, ecc).
4. Le aliquote di tutti i canoni, di tutte le tariffe e tutti i tributi sono rimasti sostanzialmente stabili e grazie alle nuove riduzioni e esenzioni con qualche diminuzione (abbiamo la pressione fiscale generale fra le più basse nella Provincia)
5. In questi ultimi due anni la Tari ha subito un leggero aumento solo nel 2019 a causa degli aumenti dei costi di Alia e l’inizio dell’applicazione del nuovo Piano d’ambito
6. Dopo 4 anni abbiamo mantenuto ferma l’Imu, con nuove riduzioni legate all’attività commerciali
7. La Tasi non c’è quasi più e l’addizionale Irpef è invariata da anni
8. Particolare attenzione sia sulla pressione fiscale, sia sui servizi che sugli investimenti verso la nostra montagna
9. Il gettito dei canoni, delle tariffe e dei tributi è però aumentato grazie al recupero dell’evasione fiscale
10. Abbiamo pagato i nostri fornitori, mediamente, in 9,56 giorni in anticipo rispetto ai limiti di legge e 27 giorni prima della media degli altri enti pubblici italiani. Migliorando tra l’altro la nostra performance rispetto al 2017.
11. Abbiamo migliorato anche la capacità e la velocità di incasso dei nostri crediti
12. Abbiamo continuato ad investire tanto e ad intercettare grazie ad una forte progettualità fondi e risorse per le opere pubbliche
13. Abbiamo rispettato il piano di riequilibrio e il piano trentennale di rientrio e il trend di rientro dall’indebitamento è buono

Nel complesso i conti del bilancio sono per nostra scelta, per nostre capacità e per condizioni economiche e di quadro giuridico di contorno progressivamente migliorate.

E la nostra capacità di realizzare le spese, soprattutto per opere infrastrutturali, è decisamente aumentata.

La tempestività con cui si sono realizzate le cose e l’accuratezza evidente nella pianificazione e nell’esecuzione delle attività è sintomo di buona amministrazione.

DISAVANZO

Vogliamo ricordare che nel 2014 siamo partiti da una situazione di pre-dissesto. Il disavanzo dell’esercizio 2018 è pari ad Euro 6.986.533,58

Attuando i piani di rientro (decennale e trentennale) sono stati coperti Euro 4.029.904,42 dal 2014 al 2018.

2014
disavanzo coperto
Euro 566.248,60

2015
disavanzo coperto
Euro 1.113.224,57

2016
disavanzo coperto
Euro 700.596,58

2017
disavanzo coperto
Euro 1.035.241,17

2018
disavanzo coperto
Euro 614.593,20

ANTICIPAZIONE DI CASSA

L’andamento negli anni dell’anticipazione di cassa è il seguente:

2014
Euro 2.337.926,96

2015
Euro 3.446.175,48

2016
Euro 1.746.539,87

2017
Euro 1.768.623,32

2018
Euro 777.687,61

Il Comune di Pescia è in anticipazione dal 2009 .

Anche nel 2018 il comune è in anticipazione di tesoreria ma per un importo sensibilmente inferiore.

Il dato dell’anticipazione va poi correlato ai tempi di pagamento ( vedi punto successivo) che sono passati a 9,56 gg rispetto ai 31,67 gg del 2017, riducendo mediamente di 22,11 giorni i tempi medi di attesa per la riscossione delle fatture da parte dei fornitori dell’ente.

Inoltre l’utilizzo dell’anticipazione di tesoreria che tiene conto della cassa vincolata ha avuto il seguente andamento nell’ultimo triennio:

2016
2017
2018

Fondo cassa complessivo al 31 dicembre

1.746.539,87

1.768.623,32

777.687,61

di cui cassa vincolata
2.799.127,87
3.504.989,04
2.808.626,75

L’importo della cassa vincolata è stato accertato in modo puntuale solo a partire dall’anno 2016. Rimane ancora una criticità ma è evidente il trend positivo.

TEMPI MEDI DI PAGAMENTO

La legge impone un massimo di 60 gg dal 2015.

Anteriormente al 2014 i fornitori venivano pagati con forti ritardi anche di 10 o 12 mesi. Nel 2014 i tempi erano pari a 82,16gg

Tempi medi 2017: 31,67 gg

Tempi medi 2018: 9,56 gg

AVANZO DI COMPETENZA

L’esercizio 2018 si chiude con un avanzo di competenza di parte corrente pari ad Euro 1.056.969,97

SPESA CORRENTE

La spesa corrente è stata tenuta sotto controllo mantenendo lo stesso livello dei servizi.

La spesa del personale è stata ridotta di Euro 1.047.125,79 rispetto al 2013 passando da Euro 4.557.111,74 ad Euro 3.509.865,95 nel 2018.

Spesa corrente:

• Euro 299.686,00
2017 Euro 15.709.103,10

2018 Euro 15.074.692,64

LOTTA ALL’EVASIONE

Accertamenti 2018 per lotta all’evasione: Euro 1.119.299,26

ACCERTAMENTI TARI

Nel corso del 2018 sono stati notificati 738 avvisi di accertamento TARI per un importo complessivo di Euro 937.931,00. Dei 738 avvisi di accertamento DUE sono notificati ad imprese del settore agricolo che hanno presentato ricorso.

Complessivamente i ricorsi presentati nel 2018, a fronte dei 738 accertamenti TARI, sono pari a 4, per un valore complessivo delle controversie pari ad Euro 314.268,00.

RISCOSSIONE DA RECUPERO EVASIONE – Periodo 2015-2019 (31.03.2019)

Le entrate riscosse sugli avvisi di accertamento emessi dal 2015 al 2018 è pari ad Euro 2.214.437,69

Il recupero dell’evasione, oltre all’effetto “immediato” per le casse comunali in caso di riscossione, si ripercuote in parte positivamente anche sull’entrata ordinaria, per nuove iscrizioni a ruolo.

Le entrate riscosse coattivamente con l’istituto dell’ingiunzione fiscale, tra entrate tributarie e extra tributarie (Codice della strada, mensa, trasporto) ammontano ad Euro 595.434,48

IL COMUNE dal 2015 al 31.03.2019 ha pertanto riscosso direttamente con il supporto di COSEA la somma complessiva di Euro 2.809.872,17.

A fronte delle entrate di dubbia e difficile esazione come l’evasione tributaria ed i proventi contravvenzionali, è accantonato nell’apposito Fondo l’importo di Euro 3.669.849,79.

Complessivamente il FCDE accantonato è pari ad € 6.933.689,55.

DEBITI FUORI BILANCIO

I debiti fuori bilancio dal 2015 sono relativi solo a sentenze esecutive

2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018

562.627,71
1.083.463,57
82.058,21
593.937,45
170.272,67
5.469,60
28.155,46
41.004,72

INDEBITAMENTO

La percentuale di indebitamento calcolata come rapporto tra gli interessi passivi per mutui e le entrate accertate dei primi tre titoli del bilancio, è consentita dalla legge fino al 10%

L’andamento dell’ultimo triennio

2016
2017
2018

1,94%
1,94%
1,67%

INVESTIMENTI

Dal rendiconto 2018 si evince che:

1) Le entrate accertate cioè le risorse CERTE già reperite per gli investimenti da avviare, ammontano ad Euro 2.637,383,56 (avanzo vincolato)

2) Alla somma di cui sopra si devono aggiungere le entrate accertate cioè risorse CERTE già reperite relative ad investimenti in corso d’opera, per Euro 2.357.960,21 (Fondo pluriennale vincolato)

PARAMETRI DI DEFICITARIETA’

Sono tutti rispettati ad esclusione dell’anticipazione di tesoreria:

Descrizione Parametri
Valore 2018
rispetto si/no
Incidenza spese rigide (ripiano disavanzo, personale e debito) su entrate correnti
40
SI

Incidenza degli incassi delle entrate proprie sulle previsioni definitive di parte corrente
42,2
SI

Anticipazioni chiuse solo contabilmente
21,8
NO

Sostenibilità dei debiti finanziari
8
SI

Sostenibilità del disavanzo effettivamente a carico dell’esercizio
0,035
SI

Debiti fuori bilancio riconosciuti e finanziati
0,002
SI

Debiti fuori bilancio in corso di riconoscimento + debiti fuori bilancio riconosciuti e in corso di finanziamento
0,002
SI

Indicatore concernente l’effettiva capacità di riscossione (riferito al totale delle entrate)
64,1
SI

stampa giurlani

Comunicato stampa