Dopo il suo insediamento d’urgenza il 23 dicembre, è tornato a riunirsi l’organismo comunale che si occupa delle necessità a livello di protezione civile, ovvero il centro operativo comunale, presieduto dal sindaco di Pescia Oreste Giurlani.

Lo ha fatto in forma allargata, con la presenza, oltre che dell’assessore ai lavori pubblici del comune di Pescia Aldo Morelli, del sindaco di Uzzano Riccardo Franchi e dell’assessore regionale alla protezione civile Federica Fratoni, che ha seguito fino dalle prime ore l’evolversi delle vicende oggetto della riunione : le frane di via di Speri e di Fibbialla.

I tecnici comunali hanno spiegato in modo molto chiaro lo stato dell’arte delle due situazioni. In entrambi i casi, che differiscono per le difficoltà d’ intervento, i lavori sono iniziati in regime di somma urgenza, viste le condizioni di isolamento delle dodici famiglie di Speri, con presenza di cardiopatici e bambini in età scolare, e comunque di collegamento della montagna pesciatina.

Se la frana di Fibbialla presenta difficoltà e costi non insormontabili, 40mila euro per uno smottamento a fronte strada sul quale l’intervento non è particolarmente complicato, ben diversa è la situazione di via di Speri. La frana, come ha spiegato il relatore Luciano Bianchi dell’ufficio tecnico comunale, è profonda, a valle della viabilità, senza vie alternative. Unico modo per superare in tempi brevi l’interruzione è la realizzazione di un bypass, che è in fase di costruzione verso monte, che sarà poi protetto con micropali, che saranno impiantati in una seconda fase. Per rendere agibile la strada l’ente ha dichiarato che, se non ci sono complicazioni metereologiche, entro fine mese il nuovo collegamento sarà utilizzabile anche dai mezzi di soccorso.

Le relazioni sono state valutate positivamente dai molti tecnici presenti dei vari enti compresi nell’organismo di emergenza e dalle forze dell’ordine. Lo stesso ha fatto l’assessore Federica Fratoni che ha confermato che la regione Toscana si farà comunque carico degli oneri finanziari dell’intervento di somma urgenza, a prescindere dal fatto che giungano o meno in tempi brevi i provvedimenti nazionali relativi alla emergenza del 17 novembre, visto che le due frane sono state inserite nella richiesta formulata in tal senso dalla regione Toscana allo stato.

Per quanto riguarda la necessità da parte del  comune di conferire in discarica il materiale di scavo attualmente stoccato nella zona di Pietrabuona, l’assessore Fratoni si è presa qualche giorno di tempo per conoscere i risultati delle analisi richieste dal comune e quindi esaminare la possibilità di riutilizzare in qualche modo questo quantitativo di terreno asportato da Speri ,visti i costi notevoli di un conferimento nelle discariche idonee ad accoglierlo e l’opportunità di un riutilizzo della terra in senso ambientale e come risorsa pubblica.

 

stampa giurlani

 

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