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Manca poco alla prima del Teatro del Sorriso, la stagione amatoriale del Teatro Pacini di Pescia.
Toccherà a La Cattiva Compagnia aprire il cartellone e lo farà venerdì 17 gennaio alle 21 con “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello (regia di Giovanni Fedeli).

Organizzata da Alfea Cinematografica e dal Comune di Pescia in collaborazione con la Federazione Italiana Teatro Amatori, la stagione 2019/2020 avrà un’importante novità: la prima edizione del Festival amatoriale, la cui premiazione è in programma il 28 marzo 2020 in occasione dello spettacolo conclusivo dell’intera rassegna. 

I biglietti: posto unico 10 euro, tesserati Fita-Uilt 7 euro, mentre l’abbonamento a tutti e cinque gli spettacoli costa 35 euro.

Per tutte le informazioni: biglietteria@teatropacini.itproduzione@teatropacini.it, 391.4868088 e 0572.490049.

Lo spettacolo.

Sette personaggi sulla scena, grande e nudo ambiente agorà-claustrofobico, scena intesa come palcoscenico della vita-non vita dei personaggi, di fatto estrapolati dal consueto contesto siciliano di inizio ‘900 e proiettati in una sorta di ring, non attuale bensì universale, dove essi, in un gioco al massacro reciproco che procede con passo inesorabile, appaiono nudi, inermi, (“…pupi siamo!”), povere marionette vittime-carnefici, succubi-dominanti che inutilmente si accapigliano e si studiano, si contendono e tramano, mentre il filo del destino si stringe loro al collo come un cappio.

La scena dunque è, paradossalmente, per l’attore-personaggio la propria vita e la negazione di essa, ovvero il luogo dove si manifesta chiaramente la drammatica impossibilità di vivere, il luogo dove la finzione teatrale pare meno fasulla della finzione dei comportamenti imposti, delle convenzioni sociali, dei meccanismi perversi e autolesionistici che castrano e rovinano la vita.

Gli attori sulla scena. Sempre. Per forza. Compenetrati e confusi con i personaggi, a questo punto non più in cerca di un autore, quanto di un pubblico verso il quale tendere una mano, verso una quarta parete da sfondare e che però, beffardamente, riflette loro solo la volgare essenza del loro essere. Riflette loro, in una luce bianca, accecante, solo la sinistra espressione con cui deformano il viso in una oscena risata, in un ghigno ormai consapevole e perciò disperato.

La compagnia.

Nata nel 1996 per iniziativa di alcuni giovani lucchesi, La Cattiva Compagnia si contraddistingue grazie ad un’attività intensa e votata alla trasmigrazione formale: teatro di strada, animazioni, performance ludiche, reading poetici, teatro di burattini, prosa contemporanea, riletture di classici, il tutto sotto la costante guida di Giovanni Fedeli (regista, interprete, capocomico), coadiuvato da un fidato gruppo di interpreti. Negli oltre venti anni di attività si contano, infatti, più di trenta allestimenti, spaziando dai generi arcaico–popolari ad un’evidente attrazione per la drammaturgia di matrice absurdista. Da “Il Sacco di Lucca”, rivisitazione storica d’impianto satirico che segna il debutto assoluto del gruppo nel 1997, si passa presto alla drammaturgia novecentesca, con una particolare attenzione per il teatro francese (da Sartre a Ionesco, da Jarry a Vian sino a Queneau), senza mai abbandonare occasioni di spettacolo eclettiche e sorprendenti.
I testi vengono scavati, utilizzati alla stregua d’occasione di gioco scenico in cui a prevalere è un innegabile gusto per il comico–grottesco, per le atmosfere oniriche e visionarie in grado di sospendere tempo e situazioni.
L’entusiasmo e la vivacità si riscontrano pure nell’elenco delle manifestazioni cui il gruppo ha aderito, andando a comporre un curriculum d’esibizioni di tutto rispetto: non mancano, infatti, le escursioni internazionali, in particolare la doppia partecipazione (con “Macbett” di Ionesco, nel 2001, e con “En passant” di Queneau, otto anni più tardi) alla selezione Off del prestigioso Festival di Avignone, una delle principali vetrine per il teatro contemporaneo europeo e non solo.
Discorso analogo per il palmarès in chiave sia individuale sia collettiva: numerosi i premi conseguiti, a testimonianza di una coerenza estetica e una costanza che fa de La Cattiva Compagnia una delle realtà più solide del panorama lucchese.
La vorace curiosità di visioni di linguaggi teatrali nuovi ha portato la compagnia ad avvicinarsi al mondo del Teatro Ragazzi, cimentandosi nella realizzazione di spettacoli destinati ad un pubblico di bambini e ragazzi. Infatti da sei anni organizza il “Lucca Teatro Festival – Che cosa sono le nuvole?” una manifestazione rivolta alle nuove generazioni e che vede nel mese di marzo una programmazione ricca di appuntamenti: spettacoli per le famiglie e le scuole, una vetrina per le visioni di spettacoli in prima nazionale, giornate dedicate al Teatro di Strada, incontri con personaggi del mondo dello spettacolo e personaggi impegnati su temi d’interesse sociale, laboratori teatrali e creativi e una rassegna di film dedicata a sceneggiature nate da pièce teatrali.
Da diversi anni Giovanni Fedeli, Tiziana Rinaldi ed Elisa D’Agostino conducono una serie laboratori di Teatro e Dizione rivolti a bambini, ragazzi ed adulti; inoltre, in qualità di esperti tengono percorsi teatrali presso molti Istituti Scolastici del territorio della Provincia di Lucca, passando per i progetti di “LTF in Scena!” fino ai Percorsi Educativi Zonali (PEZ), numerosi sono gli interventi svolti in questi anni nelle scuole di ogni ordine e grado della Provincia di Lucca.

(fonte: La Cattiva Compagnia)

Personaggi e interpreti

Ciampa / Giovanni Fedeli

Beatrice / Elisa D’Agostino

Fifì / Daniele Corsetti

Spanò / Iacopo Bertoni

Fana / Cristiana Traversa

Saracena e Madre / Tiziana Rinaldi


Scene e costumi di Rosanna Monti

Realizzazione scenografia di Andrea Avesani

Disegno luci di Marco Alba

Riprese e montaggio video di Gabriele Alba

Regia di Giovanni Fedeli

Francesco Bondielli
ufficio stampa Teatro Pacini di Pescia
Comunicato stampa