Ancora in alto mare la designazione da parte del Pd del candidato sindaco per le prossime elezioni comunali. Dopo un ritardo, che denota il sorgere di difficoltà all’interno del partito di Renzi, sul nominativo di chi verrà presentato  e la recente designazione della segreteria comunale di sottoporre al direttivo  l’ex assessore Marco della Felice sembrava tutto risolto. Ma non è così in quanto Nicola Romagnani, segretario della sezione centro ha chiesto le primarie del partito per arrivare ad identificare finalmente il candidato sindaco in quanto ” unico strumento che lo statuto ci indica per scegliere chi corre” aggiungendo al suo intervento: ”Pd non vuole dire Partito Democratico? E facciamo che democratico lo sia! Ci deve essere spazio per chi vuole bene alla città – e non solo agli equilibri di corrente –, non siano solo 40 persone chiuse in una stanza a decidere: il partito è di tutti”, parole che denotano una certa conflittualità interna al Pd, che, dopo i noti fatti che hanno coinvolto l’ex sindaco che avrebbe intenzione di  correre con una propria lista,  sembra in una fase di stallo e non riesce in questo caso ancora a prendere una decisione definitiva, un ritardo che, a tre mesi dalle elezioni, certo non lo favorisce tant’è che alcuni iscritti e simpatizzanti hanno espresso sui social commenti molto critici su quello che stà avvenendo nel loro partito.

 

ILP