Insomma sulle questioni più rilevanti per Pescia e il suo territorio invece di trovare e confrontarsi su un comune interesse con i vari interlocutori si va allo scontro.
Si scrive “non abbiamo la documentazione”, non è chiaro il progetto, prendiamo nota ma di questo progetto se nè parla da anni e comunque mettetevi a tavolino con la Fondazione e analizzate il tutto per verificare se c’è un punto di intesa possibile, comune per l’interesse della Fondazione, di Collodi e di Pescia.
Questo ci sembra il punto e evocare presunte “speculazioni” come la ragione dell’arrivo di soggetti privati ci sembra davvero privo di fondamenti oltre che di cattivo gusto.
Insomma l’arrivo di un gruppo come Costa ci sembrerebbe una questione che potrebbe essere di grande interesse per il nostro territorio e il suo svilippo in termini dell’offerta ludica e turistica, senza contare che la villa e il giardino Garzoni sono già di proprietà privata.
D’altra parte se gli obbiettivi sono quelli letti e cioè nuovo parco, nuove attrazioni, l’idea del cosiddetto “albergo diffuso” nel borgo di Collodi castello ci sembrano temi di grande importanza e magari si cominciasse a realizzarli.
Insomma non si capisce come il privato possa andare bene per le aziende pubbliche in Toscana mentre sia quasi un tabù a Collodi.
Entriamo nel merito e verifichiamo la fattibilità e la concretezza delle proposte in modo aperto e costruttivo, e stiamo attenti a non perdere l’ennesima occasione di rilancio di Pescia e delle sue grandi potenzialità.
Pescia Cambia
Comunicato stampa