Il 20 gennaio 2018 alle 16,30 avrà luogo, presso l’Archivio di Stato, Sezione di Pescia (Piazza XX settembre), una Giornata di Studio sul tema “I Sismondi a Pescia alla fine del Settecento: l’incontro con la buona società locale”, un’iniziativa scaturita dalla collaborazione di due associazioni, quella di “Storia e Storie al Femminile”, sezione dell’Istituto Storico Lucchese, e quella di Studi Sismondiani, con la partecipazione dell’Archivio di Stato, nella cui sede è conservato il Fondo Sismondi, appartenente al comune di Pescia.

È questo un patrimonio di documenti indispensabile per la storia europea, come sosterrà Francesca Sofia (Università di Bologna) nella sua relazione introduttiva al convegno. Gli altri relatori daranno conto di recenti lavori di ricerca a stampa o ancora manoscritti, scaturiti dall’analisi di carte inedite di J.Ch.L. Sismondi e di sua sorella Sara.

In quest’ultimo caso, si tratta della tesi di laurea magistrale di Ivana Matić, dal titolo “Scrittura femminile del Settecento. Edizione e traduzione del diario (1797) di Sara Sismondi Forti, con commento traduttivo”, relativa a un periodo cruciale per la giovane ginevrina, nel momento in cui prende la non facile decisione di sposarsi con un nobile pesciatino, Anton Cosimo Forti. Da questo matrimonio avranno tra l’altro i natali due importanti personaggi: Francesco, giurista e magistrato, e Pietro, vescovo. La tesi, presentata dalle relatrici, Roberta Cella e Silvia Bruti (Università di Pisa), sarà introdotta da Vincenza Papini (Storia e Storie al Femminile, Istituto Storico Lucchese), che parlerà de “I Sismondi nello scenario pesciatino di fine Settecento: il ruolo dei diari femminili”.

Nel primo caso, invece si prenderà in considerazione un testo pubblicato di recente: Il Cannocchiale, un giornale satirico scritto alla fine del Settecento dallo storico ed economista ginevrino, ispirato a un celebre foglio londinese, The Spectator, redatto da Joseph Addison, in cui si dava conto della società inglese del tempo. Usando metafore attinte all’astronomia, scienza a cui i Sismondi avevano avuto un particolare accesso, visitando a Londra nel 1793 Observatory House col suo grande telescopio, Jean Charles fa riferimento alla società toscana e in particolare a quella pesciatina, fingendo di approdare, come un novello Gulliver, nell’isola della Superbia; qui tramite il cannocchiale della modestia riesce a rendersi conto che gli abitanti dell’isola, invece di essere una turba di gente rissosa, sono in realtà dei piccoli geni lillipuziani; o ancora, grazie al suo cannocchiale, è in grado di vedere da vicino i baldi giovani che corteggiano le donne sposate definendoli «i satelliti minori delle belle». Il libro, a cura di Francesca Sofia, con un saggio di Alessio Bini, verrà presentato da Luca Mannori (Università di Firenze).

È infine di particolare interesse, in ambito della manifestazione, la piccola ma ricca esposizione dei manoscritti sismondiani e di alcuni ritratti di famiglia, allestita, a cura dell’Archivio di Stato di Pistoia, Sezione di Pescia, nella Sala delle Conferenze.

 

programma20gennaio2018.

 

Comunicato stampa