Coldiretti Pistoia: occorre mantenere alta l’attenzione per evitare emergenze

Divieto di abbruciamento dei residui vegetali, e di tutte quelle operazioni che mettono a rischio il patrimonio boschivo, prorogato dal 31 agosto fino al 15 settembre, lo ha deciso Regione Toscana, visto l’aumento del numero di incendi nelle ultime settimane rispetto alla media del periodo. “Occorre essere particolarmente prudenti in queste settimane -spiega Michela Nieri, presidente di Coldiretti Pistoia-, le previsioni meteo parlano di giornate calde che aumentano il rischio incendio per boschi e colture”. Pistoia non ha vissuto in questa estate le emergenze di altre provincie (i dati ufficiali del Servizio antincendio boschivo della Regione Toscana di luglio parlano di soli due eventi) -spiega Coldiretti Pistoia-, ma occorre ricordare che nel primo semestre 2016 si sono verificati 15 incendi, il numero più alto degli ultimi 4 anni. Nel decennio 2006-2015 la superficie boscata percorsa dal fuoco è stata a Pistoia di 217 ettari. Insomma “è sempre meglio essere prudenti e prevenire eventuali emergenze”.

Gli abbruciamenti di residui vegetali, vietati dal regolamento forestale regionale, non rientrano nelle pratiche estive degli agricoltori (niente potature in questo periodo, per fare un esempio). Il regolamento, infatti, prevede il divieto di qualsiasi tipo di accensione sull’intero territorio regionale. Oltre a non poter accendere fuochi all’aperto, se non nelle aree attrezzate e osservando specifiche prescrizioni, è vietato compiere tutte quelle operazioni che possono causare l’innesco di incendi, come gettare mozziconi non spenti oppure usare attrezzi che producano scintille.

Il mancato rispetto delle norme comporta sanzioni amministrative tra i 240 e i 2.000 euro. Ma nel caso in cui i comportamenti fuori dalle regole causino una propagazione del fuoco e inneschino un incendio, le conseguenze penali diventano molto più gravi.

Coldiretti Pistoia

Comunicato stampa