Pubblichiamo il comunicato inviatoci da Nicola Romagnani, segretario del circolo Pescia Centro del Pd) :

La mozione di sfiducia consiliare presentata dal Consigliere Franceschi contro l’Assessore Peria è da considerare non pertinente e ingiustificata; è da respingere anche il metodo del Consigliere della Lega Nord, che pone le questioni in modo strumentale, senza interessarsi del merito.

Questo non impedisce di fare alcune riflessioni politiche, anche sulle questioni che la mozione affronta, sebbene superficialmente: temi che hanno lasciato senza risposte tempestive e precise alcune domande su cui i Consiglieri, anche di maggioranza, e i cittadini hanno diritto ad avere chiarezza.

La lotta all’evasione fiscale è un tema condivisibile, ma solo se è fatta all’interno delle regole, nella piena certezza amministrativa e giuridica, nel rispetto assoluto dei diritti del cittadino-utente; altrimenti indebolisce solamente la fiducia nelle istituzioni.

Valga l’esempio delle ingiunzioni eseguite nei mesi scorsi dal Comune: o erano legittime, oppure non lo erano. Secondo il Giudice di Pace di Pistoia: no, non lo erano. E, allo stesso modo: o gli introiti che esse garantivano – in primis, l’ingente flusso previsto dal recupero della Tari – erano reali, oppure non lo erano. A questo punto: no, sembra che – almeno parzialmente – essi fossero solamente auspicati.

E valga anche ciò che è accaduto recentemente in Consiglio Comunale, quando è stato votato – senza che ce ne fosse piena consapevolezza – un atto che modificava, a due anni di distanza, il calcolo dei saldi contabili del bilancio consuntivo 2014, come prescritto dalla Corte dei Conti con una propria comunicazione: su dei passaggi così delicati è augurabile una sensibilità maggiore verso i Consiglieri e un’adeguata trasparenza.

Il lavoro dell’Assessore Peria è stato certamente di grande utilità: il primo biennio della nuova amministrazione pesciatina ha avuto il merito di mettere ordine nel bilancio di un Comune in situazione di pre-dissesto; oggettivamente, un compito arduo. Ma è l’idea del professionista esterno che lavora da solo, avulso dal contesto sociale e politico della comunità, a essere superata.

Si sta concludendo la prima fase dell’amministrazione e della gestione dei conti del Comune; è giusto che, con la chiusura del bilancio consuntivo 2016, se ne apra ora una nuova, che mostri – nella seconda metà del mandato, importantissima – un taglio più politico nella gestione dell’assessorato e che rispetti le molte capacità umane e professionali che la nostra comunità è in grado di esprimere, quanto a classe dirigente locale. È sensato e doveroso permettere alla politica pesciatina di farsi carico pienamente della gestione del proprio territorio, nel quale essa vive e opera quotidianamente e le cui istanze raccoglie e indirizza. Perché la bellezza della politica – di quella locale e amministrativa a maggior ragione! – sta proprio nel custodire e curare i sogni dei propri concittadini.

Nicola Romagnani

Circolo PD Pescia Centro

Segretario