L’assessore all’urbanistica Aldo Morelli replica al Comitato Spontaneo di Collodi in relazione al Piano Operativo del Comune di Pescia

“Sono molti gli aspetti toccati dal Comitato Spontaneo di Collodi in relazione al Piano Operativo del comune di Pescia che viene portato in consiglio comunale in queste ore ad essere sbagliati o molto superficiali, valutazione che ci autorizza a credere che ad animare questa presa di posizione sia più la volontà pregiudiziale di contrapporsi all’amministrazione comunale che a portare elementi costruttivi alla discussione.

Entrando nel merito della questione, intanto prendo atto che Ponte all’Abate fa parte di Collodi, quando nell’ultimo incontro pubblico sembrava esattamente il contrario, ma c’è, ovviamente, molto di più. Il Piano Operativo fa previsioni spalmate in 5 anni, e nonostante questo, le previsioni di edificazione su Collodi e Ponte all’Abate sono molto al di sotto di quanto previsto nel Piano Strutturale, perché sono state volontariamente aumentate le dotazioni di strade, parcheggi e verde, che a nostro giudizio servono ai paesi di Collodi e Ponte all’Abate .

Il Comitato cita numeri per spaventare, ma se si fossero documentati avrebbero scoperto che i fantomatici 4800 mq di direzionale e servizi altro non sono, per l’85%, il recupero di volumi esistenti delle cartiere Panigada e Vamberti e il riuso funzionale di edifici dismessi, così come i 4500 mq che occuperebbero zone rurali sono semplicemente quantità a disposizione non finalizzate, ovvero virtuali. Sulla viabilita’, poi, ricordo che siamo stati i primi a firmare il protocollo, che senza il nostro assenso non sarebbe stato possibile, poi qualcuno ha chiesto una modifica e sta alla regione Toscana convocare gli enti per le eventuali modifiche, quindi di cosa si parla!?

Quindi nessuna colata di cemento ma riqualificazione urbana e riduzione del consumo di suolo, una colata di buonsenso e di buona amministrazione che i collodesi in particolare dovrebbero apprezzare”.

stampa giurlani

comunicato stampa