Per l’acacia se ne parla il prossimo anno, ma vale comunque la pena cercare miele locale “un po’ di millefiori, melata e castagno siamo riusciti a produrlo”, spiegano i produttori Campagna Amica pistoiesi. La stagione primaverile 2019 in Toscana è stata una delle più critiche mai registrate con un crollo nella produzione dei mieli, in particolare per quello di acacia. In particolare in nessuno delle zone pistoiesi vocate alla produzione di questo monoflora (Montagna pistoiese, Pesciatino, Montalbano, Valdinievole) è stato possibile produrre quantità apprezzabili, le cui rese sono dunque prossime allo zero. “Il pistoiese è in linea con le tendenze nazionali e regionali –spiega Coldiretti Pistoia-. La siccità di inizio primavera, poi le continue precipitazioni ed un significativo calo termico che si è protratto per tutto il mese di maggio hanno fatto crollare le produzioni”.

Emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea dai quali risulta che quest’anno la sola produzione nazionale di miele di acacia e agrumi ha fatto registrare una contrazione del 41% rispetto alle attese, che in termini economici significa una riduzione dei ricavi per gli apicoltori pari a circa 73 milioni di euro. “Temperature troppo basse, sia le massime giornaliere che le minime notturne, talvolta prossime allo zero, non hanno permesso alle api di uscire per bottinare –spiega Coldiretti Pistoia- e il poco nettare importato è stato consumato dalle famiglie per sopravvivere”.

Un danno enorme anche per i tanti mielicoltori pistoiesi, che hanno visto l’azzeramento della produzione del miele d’acacia, ed il calo drastico delle altre tipologie. “Siamo riusciti a produrre il millefiori, il castagno e la melata –spiegano i produttori-, seppure in quantità ridotta riusciamo a soddisfare una parte della domanda dei nostri clienti”.

“Occorre dare il sostegno ai produttori di miele locali –spiega Coldiretti Pistoia- supportandoli semplicemente comprando il loro miele nelle aziende Campagna Amica (www.campagnamica.it). Anche per avere la garanzia di un miele di qualità assoluta”. Con il calo produttivo, generalizzato in tutta Italia, aumentano le importazione di miele da altri paesi, dove i controlli sono meno incisivi di quelli condotti sulla produzione nazionale.

 

Coldiretti Pistoia

 

Comunicato stampa