Dopo aver letto il comunicato dell’ARCI provinciale, mi sento costretto a tornare sull’argomento per l’ultima volta. E voglio innanzi tutto ringraziare i tantissimi pesciatini, che anche personale mi hanno manifestato la loro solidarietà. Mi sono sentito profondamente offeso da una accusa (razzismo) palesemente falsa, come facilmente dimostrabile da tutta la mia storia personale e professionale e dalla mia chiusura assoluta verso ogni forma di totalitarismo, di qualunque colore.
Se poi questa accusa mi è rivolta in quanto candidato sindaco della coalizione unita di cdx, ritengo opportuno fare chiarezza.
Tutto nasce da una frase di Franceschi “non sono razzista di più” estrapolata/manipolata durante un incontro pubblico a San Quirico a cui ero presente. In quell’intervento il Franceschi affermò che riteneva necessario occuparsi prima di tutto di pescia e dei pesciatini e che se questo era considerato essere razzisti lui si dichiarava non razzista ma di più. In questa affermazione certamente forte e provocatoria, io non trovai e non trovo tutt’ora niente di razzista. Nel video successivo all’incontro però, manca, la prima parte del Franceschi. E da questo è nata una strumentalizzazione che vorrebbe screditare e dividere il centro destra con una retorica di vecchio stampo tesa a delegittimare l’avversario politico. E allora, a questo punto, io considero conclusa definitivamente la mia partecipazione a questa discussione faziosa e offensiva, in particolare con chi vuol negare agli altri la libertà di pensiero e di parole. E, per fortuna, i cittadini capiscono benissimo da soli.

Francesco Conforti

 

Comunicato stampa