A nome mio e degli altri consiglieri di minoranza del Comune di Pescia, trasmetto documento appena protocollato nel quale si  sottopongono all’attenzione del sindaco una serie di

proposte concrete , Avv. Giancarlo Mandara

 

Al Sindaco di Pescia

Oreste Giurlani

 

e p.c. al Presidente del consiglio comunale

Vittoriano Brizzi

 

 

Pescia, lì 25 marzo 2020

 

 

Oggetto: proposte operative per l’emergenza sanitaria Covid-19

Caro Sindaco, caro Oreste,

l’attuale situazione di emergenza sanitaria derivanti dal virus Covid-19 pone il nostro Paese e la nostra città di fronte a scenari inediti, inimmaginabili per tutti noi. Una sfida che definire difficile è poco e che richiede uno sforzo maggiore nell’interesse dei nostri concittadini e in particolare del bene primario rappresentato dalla salute.

Tuttavia, le problematiche nascenti da questa emergenza non sono soltanto di tipo sanitario, ma anche e soprattutto sociali (si pensi al concreto azzeramento di ogni forma di socialità) nonché, aspetto tutt’altro che secondario, di tipo economico, con interi segmenti del tessuto economico-produttivo totalmente fermi. Il commercio, la floricoltura, l’industria, il turismo, la cultura soffrono, così come soffrono le famiglie.

Siamo consapevoli dello sforzo che come sindaco stai mettendo in campo, siamo altrettanto consapevoli del fatto che in questi frangenti sia necessario collaborare tutti nell’interesse esclusivo della cittadinanza, cercando di porre in essere un’unità di intenti dalla quale la nostra città trarrà, ne siamo certi, giovamento.

Pertanto, è con senso di responsabilità e con spirito collaborativo ci mettiamo a disposizione al fine di costruire un pacchetto di soluzioni per Pescia, offrendo le nostre proposte di lavoro.

Partendo dal fronte dei tributi e tariffe comunali, abbiamo appreso della richiesta di parere preventivo alla Prefettura sull’ordinanza sindacale del 24/03/2020, con la quale è stata disposta la sospensione fino al 31/05/2020 del versamento dei tributi comunali nonché di rate inerenti i servizi a domanda individuale (asilo nido, refezione, trasporto scolastico, ecc), con conseguente obbligo di versamento del dovuto in un’unica soluzione entro il mese successivo alla data di sospensione. Riteniamo che tale misura sia insufficiente, dovendosi procedere, a nostro avviso, non ad una sospensione ma piuttosto ad un concreto annullamento dei pagamenti dovuti con riferimento ai mesi di mancata fruizione dei servizi in conseguenza dell’emergenza in atto. Ciò per venire incontro alle famiglie, private in gran parte dei casi della propria capacità lavorativa e reddituale, e tenuto conto del fatto che per quanto concerne i servizi a domanda individuale questi non sono concretamente fruiti.

Stesso discorso deve valere per quanto riguarda la COSAP, di fatto sospesa solo per gli ambulanti del mercato settimanale, ma che invece dovrebbe essere annullata, almeno per quanto concerne i ratei riferiti ai mesi di fermo attività, per tutte le attività commerciali che, per effetto dei provvedimenti governativi, sono costrette a tenere abbassate le saracinesche. Analogo ragionamento può farsi per l’imposta di pubblicità.

Una diversa riflessione va fa sicuramente fatta per la TARI, che per disposizione di legge deve coprire il costo del servizio. In ordine a tale tributo si ritiene necessario operare innanzitutto una riduzione, oltre a una sospensione dei pagamenti con differimento delle scadenze, sia per privati che per aziende, negli ultimi mesi dell’anno o addirittura un rinvio al prossimo anno.

Ci rendiamo conto che le misure proposte richiedono un grande sforzo volto a reperire risorse suppletive. A tal proposito ci mettiamo comunque a disposizione per intervenire direttamente sul bilancio di previsione del corrente operando delle variazioni e così incidendo sui relativi capitoli di entrata e operando delle riduzioni sui capitoli di spesa corrente da ritenersi ad oggi superflui.

Quanto alla sospensione del pagamento della tariffa di sosta sulle strisce blu del centro è sicuramente da accogliere con favore. Tuttavia, è bene rendersi conto che gli effetti economici di questa emergenza si faranno sentire ben oltre la fine delle problematiche di natura sanitaria. Su tale fronte chiediamo pertanto un prolungamento di tale iniziativa, di concerto col concessionario, almeno per qualche mese dopo la fine dell’emergenza, ciò al fine di cercare di rimettere in modo il commercio della nostra città, attualmente di fatto fermo.

Sull’opera di disinfezione delle nostre strade, ti inviato a valutare quanto affermato da alcuni sindaci dei comuni limitrofi, in ordine alla inutilità oltre che nocività per l’ambiente di tali trattamenti, senza considerare il notevole dispendio economico. Una ridotta mobilità delle persone rende forse superfluo tale tipo di misure di sanificazione.

Venendo al fronte degli uffici comunali, ti chiediamo di disporre che rimangano aperti al pubblico, esclusivamente su appuntamento, tutti gli uffici che offrono servizi indispensabili per l’utenza. Come da disposizioni normative si dovrà favorire l’utilizzo delle ferie ma chiediamo comunque che venga favorita la turnazione del personale, anche utilizzando i pomeriggi nei quali il Comune è chiuso all’utenza, assicurando così il distanziamento anche tra gli stessi dipendenti. Il ricorso alle ferie dovrà essere a nostro avviso evitato negli uffici che potranno continuare a lavorare, stando chiusi al pubblico e in particolare quello dei tributi e l’anagrafe, ove in occasione della chiusura al pubblico potrebbe essere abbattuto il carico di lavoro in arretrato.

La dolorosa chiusura del Mercato dei fiori, fatto verificatosi per la prima volta in ben 92 anni di vita, impone a nostro avviso di dare come indirizzo alla nostra Azienda speciale di annullare il canone di concessione in uso degli spazi a tutti i commercianti e floricoltori che non possono accedervi, almeno per il periodo della concreta chiusura imposta dall’emergenza. Si ritiene opportuno operare una riduzione anche degli abbonamenti di ingresso, dal momento che per un certo periodo non sarà possibile accedere alla struttura. Ciò consentire di dare una seppur piccola boccata di ossigeno ad un altro settore della nostra economia duramente colpito.

Una doverosa attenzione dovrà essere data all’ASP San Domenico, concretamente colpita da tale infezione, sia per quanto riguarda gli ospiti che per quanto concerne il personale dipendente. Sotto tale punto di vista chiediamo di verificare che sia adottate tutte le misure necessarie per evitare un ulteriore propagarsi del contagio, a tutela sia degli ospiti che del personale dipendente.

Infine confermiamo la nostra disponibilità allo svolgimento di tutte le riunioni necessarie rispetto all’odierna situazione di emergenza e comunque relative a tutte le questioni non differibili, tralasciando almeno per il momento tutto ciò che potrà e dovrà essere esaminato con la dovuta attenzione in periodi di maggiore tranquillità.

Ritenendo, in questo momento difficile per noi e per la nostra cittadinanza, di aver offerto un contributo costruttivo sotto il profilo dell’azione amministrativa, restiamo a tua disposizione per ogni confronto o valutazione del caso.

Con ossequio. I consiglieri comunali

Francesco Conforti Oliviero Franceschi Immacolata Lanza

Giancarlo Mandara Giacomo Melosi Elisa Romoli

Comunicato stampa