Grazie alla collaborazione di un collezionista e appassionato di filatelia, I Love Pescia prosegue la sua rubrica settimanale del giovedì denominata L’angolo del filatelico nella quale verranno affrontate molte tematiche relative al collezionismo di francobolli.

Il francobollo per la collezione filatelica
Scelta dell’esemplare da collezione

Tutti i francobolli possono essere collezionati: ogni singolo francobollo è un vero e proprio frammento di storia unica ed irripetibile indipendentemente dallo stato di conservazione. Va però fatto notare che in filatelia (commercio, scambio, esposizioni) i francobolli rotti o in pessimo stato di conservazione non hanno praticamente valore ad eccezione dei francobolli frazionati per l’uso postale e delle grandi rarità che una bassa percentuale di valore (5 – 10%) la conservano ugualmente.

Sono definibili come francobolli rotti:
Francobolli con parti mancanti
Francobolli strappati o tagliati
Francobolli bucati
Francobolli con dentelli mancanti
Francobolli con abrasioni al recto
Francobolli assottigliati al verso
Interi postali ritagliati[16].
Sono definibili come francobolli in pessimo stato di conservazione:
Francobolli con leggero assottigliamento al verso
Francobolli con pieghe
Francobolli con dentelli corti
Francobolli rovinati dall’umidità
Francobolli con ingiallimenti della gomma

Lo stato di conservazione

Per stato di conservazione si intende il modo attraverso il quale un francobollo è stato conservato. La prima distinzione va fatta tra “francobolli nuovi” e “francobolli usati”. Per francobolli nuovi si intendono quelli che non hanno assolto il loro compito di pagamento verso un servizio postale e dunque presentano al verso la loro gomma originale e nessuna traccia di bollatura postale sulla vignetta. Tra i francobolli nuovi occorre distinguere quelli la cui gomma presenta traccia di una precedente linguella e quelli mai linguellati. In base alla presenza della linguella si hanno varie categorie che ne contraddistinguono la qualità, e vengono descritte con le seguenti sigle internazionali: MNH (gomma integra, mai linguellata); MVLH (gomma con traccia di linguella quasi impercettibile); MLH (gomma con leggera traccia di linguella); MH (gomma con resti di linguella o carta)

Molti cataloghi in ragione del fatto che l’orientamento del collezionismo tende a favorire esemplari nuovi e mai linguellati, per identificare lo stato della gomma usano l’abbinamento di due stelline o asterischi in assenza di linguella e di una stellina o asterisco in presenza di linguella o tracce di essa. Detti cataloghi, che rappresentano la maggioranza delle edizioni, usano una sola quotazione per i francobolli linguellati senza distinguere alcuna categoria.

Per francobolli usati si intendono quelli che presentano al recto un timbro postale e la totale o parziale assenza della gomma. Nel gergo filatelico ci si riferisce ai francobolli usati come “passati per posta”. Se l’annullo non presenta la data leggibile o è particolarmente deturpante si determina un variazione di quotazione solitamente in negativo ma alcuni annulli che testimoniano particolari eventi storici possono determinare una variazione di quotazione in positivo.
La quotazione del francobollo da collezione
La rarità

In linea di principio il fattore che determina la quotazione ed il relativo prezzo di un francobollo è rappresentato dalla rarità. La rarità può dipendere da numerosi fattori: la durata del corso postale, la tiratura di emissione, la distruzione voluta o meno, dalla data di timbratura. Va da sé che quanto più questi fattori contribuiscono ad aumentare la rarità di un francobollo, tanto più alta sarà la sua quotazione e dunque il prezzo commerciale.
La qualità
Centratura

Accertata la rarità, il parametro fondamentale per determinare il valore di un francobollo è la qualità. Due esemplari simili e quindi di uguale rarità possono avere quotazione differente in base alla loro differente qualità. Per determinare la qualità occorre esaminare vari aspetti del francobollo:

I dentelli devono essere tutti presenti e di lunghezza omogenea ad eccezione di quei francobolli emessi senza dentellatura che devono presentare una buona marginatura.
La centratura della vignetta deve presentare una eguale porzione di margine tra i quattro lati della vignetta e la dentellatura. Nei francobolli privi emessi senza dentellatura deve esserci una buona marginatura ossia dello spazio privo di stampa intorno alla vignetta.
La carta non assottigliata e senza tracce di abrasione.
Il colore ben marcato e senza tracce di scoloritura.
La gomma deve essere integra e priva di ingiallimenti dovuti ad ossidazioni o attacchi fungini di “ruggine”. Preferibilmente non deve contenere microgranuli derivanti dalla lavorazione ma presentare un aspetto omogeneo.
Se il francobollo è usato, l’annullo deve avere la data leggibile e non deve essere deturpante.

Tecniche della filatelia
Reperimento degli esemplari

Una collezione di francobolli può essere allestita con francobolli usati, nuovi, linguellati o di ogni tipo: tutti hanno comunque un loro valore commerciale e la scelta dipende molto dai gusti personali, dalle capacità economiche del collezionista e dalla disponibilità del mercato filatelico. I francobolli contemporanei solitamente vengono venduti allo stato di “nuovo con gomma integra” dagli uffici postali o dagli appositi sportelli filatelici. I francobolli moderni o antichi, linguellati, usati o nuovi con gomma integra possono essere reperiti tramite le ditte specializzate in commercio filatelico, tramite le case d’asta o tramite privati che intendano disfarsi dei loro esemplari.
Ammollo

L’ammollo è l’operazione che consente di staccare un francobollo dal supporto cartaceo che lo contiene. Tale operazione deve essere eseguita solo dopo essersi accertati che il francobollo conservato sul suo supporto originale non rappresenti una rarità: accertamento che viene eseguito normalmente nel caso di francobolli che si presumono antichi. Per eseguire l’ammollo occorrono delle vasche di plastica (spesso vengono usate delle bacinelle) e della carta assorbente. I francobolli vanno immersi nelle vasche avendo cura di rivolgere la vignetta verso l’alto. Per staccare in modo corretto un francobollo usato dal suo frammento cartaceo è opportuno procedere in questo modo:

si pone il frammento in una bacinella piena di acqua tiepida per circa 15 minuti
si pone il francobollo bagnato tra due fogli di carta assorbente per pochi minuti
prima della sua completa asciugatura lo si pone sotto un peso (es. sotto un libro) per evitare che assuma pieghe e deformità
quando è completamente asciutto lo si può riporre nell’album.

Classificazione
Linguellato

La classificazione è quell’operazione che consente di ordinare i francobolli in base a caratteristiche omogenee. Per tale operazione è utile l’uso di apposite pinzette che consentano di maneggiare i francobolli senza toccarli direttamente con la mano ed una lente di ingrandimento per osservare meglio i particolari della vignetta e del classificatore.
Classificazione in base allo stato di conservazione

In base allo stato di conservazione si distinguono: nuovi, usati, linguellati, su frammento e su supporto originale. Per fare tale distinzione si procede all’osservazione della gomma. Di fronte ad esemplari di notevole valore allo stato di nuovo con gomma integra ma fortemente deprezzati dall’applicazione della linguella, sono stati scoperti casi di truffa nei quali la linguella era stata tolta tramite lavaggio della gomma ed i francobolli avevano subito un processo di riapplicazione della gomma detto “rigommatura”. I francobolli rigommati possono essere riconosciuti da un perito filatelico ed hanno comunque un loro mercato consentito qualora venga esplicitamente dichiarato tale difetto. Per molteplici ragioni vi sono alcuni francobolli nuovi che sono senza gomma: a causa di un ammollo per staccarli da una spedizione non più effettuata o non annullata oppure in quanto la gomma è stata lavata per preservare il francobollo da un attacco fungino; alcuni francobolli antichi possono essere senza gomma in quanto così forniti agli uffici postali dall’officina di stampa. Di fronte ad un francobollo senza gomma è bene accertarsi delle cause. Solitamente, nei cataloghi filatelici i francobolli nuovi sono marcati con una doppia stella o un doppio asterisco, quelli linguellati con un solo asterisco, quelli usati con due cerchi concentrici in rappresentanza del timbro e quelli su supporto originale con una piccola busta.
Classificazione in base all’emissione
Vignetta

Su questa base si raggruppano in ordine cronologico di emissione i francobolli provenienti da uno stesso paese e della stessa emissione vengono così individuate le possibili varianti. Per tale classificazione è indispensabile l’uso di un catalogo. La disamina va rivolta prima di tutto alla vignetta in quanto spesso evidenzia piccoli particolari che differenziano il francobollo dal resto della tiratura (ad esempio le varietà di riporto o delle tavole di stampa). Altro caso è la differenza di dentellatura che si può facilmente verificare utilizzando uno strumento denominato odontometro, per scoprire se due esemplari apparentemente identici non siano in realtà provenienti da due fogli dentellati con una tecnica o una spaziatura di dentelli diversa. Un’attenzione maggiore va prestata per valutare la differenza dei francobolli stampati da due diverse stamperie, come accadeva in passato prima dell’affermarsi delle tipografie di stato; in questo caso a volte i nomi delle ditte sono stampati in piccolo sotto la vignetta. Attualmente, in Italia i francobolli vengono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, fondato nel 1928. Altre tipografie note sono la austriaca Österreichische Staatsdruckerei, attiva dal 1850 anche per altri paesi e la inglese privata Thomas DeLaRue, attualmente una delle più grandi in assoluto al mondo nel settore delle stampe di sicurezza. Un’altra differenza, è il diverso tipo di stampa. In questo caso bisogna distinguere la calcografia, l’offset, il rotocalco, la litografia e la stampa tipografica. Inoltre, a volte i francobolli sono stati emessi in periodi diversi con una differente filigrana. Può quindi capitare che francobolli apparentemente identici siano in realtà differenti. Tali francobolli hanno anche una diversa valutazione economica.
Classificazione in base tematica

Su questa base si raggruppano i francobolli che rappresentano nella vignetta uno stesso tema (ad esempio: animali, treni, automobili) indifferentemente dalla cronologia e dal paese di emissione.

IL FILATELICO

* Il francobollo più raro al mondo : 1 cent. color magenta emesso nel 1856 dalla Guyana Britannica e venduto a 9,5 milioni di dollari Usa nel 2014 all’asta Soteby’s di New York.

Il Filatelico è disponibile per consigli sull’investimento in francobolli, sulle possibilità ed i canali di vendita ed a valutare gratuitamente francobolli, accumulazioni e collezioni private. Scrivere a Info@ilovepescia,it