L’azienda speciale Mercato Fiori Piante Toscana – Città di Pescia comunica i risultati delle due settimane che precedono le festività dei santi e dei morti, periodo di punta del mercato floricolo. Venduti circa 2 milioni di steli di crisantemo a fiore unico, con un leggero incremento della quantità. Bene anche i crisantemi in vaso, così come i ciclamini e le phalaenopsis. In aumento gli steli di rose. Prezzi un po’ più alti solo per le partite di maggiore qualità.

Il mercato dei fiori di Pescia «ha tirato» bene e la maggior parte degli operatori è riuscita a vendere tutte le merci. Soprattutto i fiori e le piante tipici delle ricorrenze dei santi e dei morti, a cominciare dal crisantemo. In generale, solo le produzioni di fiori di maggiore qualità sono riuscite a spuntare aumenti dei prezzi di vendita.
A comunicarlo è la direzione del Mercato Fiori Piante Toscana – città di Pescia, che presenta una sintesi dei risultati di un’indagine condotta fra gli iscritti al mercato all’ingrosso di via Salvo D’Acquisto alla vigilia di Tutti i Santi 2014. Festività il cui prodotto simbolo, il crisantemo appunto, è di produzione locale e costituisce quindi un forte elemento di richiamo verso il mercato pesciatino per i compratori di piante e fiori, che qui possono trovare in vendita all’ingrosso una gamma vastissima di varietà.
Secondo l’indagine di Mefit, nel complesso le vendite nelle ultime due settimane di ottobre sono state soddisfacenti. Al mercato sono stati richiesti i fiori tradizionali del periodo: crisantemi a fiore unico, crisantemi multiflora, rose, orchidee, anthurium, gypsophila, verde ornamentale, piante in vaso di crisantemo, ciclamino, phalaenopsis e la gamma di articoli ed accessori per fioristi.
Si stima che la vendita dei crisantemi a fiore unico sia stata pari a circa 2.000.000 di steli, in leggero aumento quantitativo ma a prezzi costanti rispetto all’anno scorso. Per i crisantemi multiflori, pur registrando da parte di alcuni produttori una leggera flessione della produzione, i quantitativi commercializzati sono stati dell’ordine di 4.000.000 di steli, in linea con l’anno precedente e con prezzi per partite di qualità in aumento anche del 15%.
Le rose di produzione locale e d’importazione sono state vendute per circa 2.500.000 di steli, con leggero incremento rispetto all’anno precedente e anche in questo caso, per produzioni locali di qualità, con prezzi in aumento: da 3 a 5 centesimi a stelo.
Gli steli di dendrobium venduti hanno superato i 2.000.000, in linea con l’anno precedente ed a prezzo costante.
Sono stati trattati anche 150.000 steli d’anthurium, oltre 35 tonellate di gypsophila e risultano buone le vendite di garofani anche d’importazione.
Il verde ornamentale, complessivamente in leggera flessione, ha registrato prezzi stabili.
Per le piante in vaso, ciclamini, crisantemi e phalaenopsis hanno avuto vendite in linea o in alcuni casi in aumento anche del 10% rispetto all’anno precedente, con prezzi stabili.
Infine gli articoli ed accessori per fioristi hanno registrato vendite in linea con l’anno scorso.
Dunque, come anticipato, per la maggior parte degli operatori intervistati, il mercato “ha tirato” sotto il profilo delle vendite, portando all’esaurimento dei prodotti. Il problema ora si sposta semmai sul versante della riscossione. Il tempo freddo ma asciutto induce a sperare in buone vendite anche al minuto e quindi nella soddisfazione delle riscossioni da parte dei produttori e grossisti.

Per ulteriori informazioni:
Azienda Speciale Mefit,
tel. 0572-453108
e-mail: ufficio@mercatodeifioridellatoscana.it

Comunicato stampa

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Andrea Vitali