Da tempo l’amministrazione comunale di Pescia sta lavorando al varo di un articolato progetto educativo, culturale e didattico per il periodo estivo  a disposizione dei ragazzi e delle loro famiglie.

Si tratta di attività  che, se in tempi normali sono decisamente complicate, assumono oggi una importanza straordinaria dopo la chiusura delle scuole e l’anno scolastico terminato con la didattica digitale, ognuno nelle proprie abitazioni.

Per dare respiro alle famiglie, offrire ai ragazzi quella interazione sociale che hanno perduto con il lockdown, riprendere un percorso di insegnamento diretto e interattivo e non a distanza, si vogliono  coinvolgere molti soggetti.

Come prevede l’articolo 48 del dpcm Cura Italia, vengono utilizzate la cooperativa La Selva e le aziende che svolgono i servizi scolastici di mensa e trasporto per il comune di Pescia, che saranno quindi disponibili per questo progetto dei campi estivi, campi educativi e di contrasto alla povertà didattica, che sono obiettivi ben definiti a livello ministeriale e regionale.

Di questi temi si è parlato in giunta, dove sono stati approvate le linee generali, collegate a tutti i provvedimenti nazionali legati all’emergenza epidemiologica covid-19. A presentarle l’assessore alla pubblica istruzione Fiorella Grossi.

Il progetto di massima, che sarà ora definito nei dettagli nel gruppo di lavoro da tempo istituito dal sindaco Oreste Giurlani per discutere e approfondire queste tematiche, al quale partecipano i due dirigenti degli istituti comprensivi  scolastici del territorio,  verte su quattro elementi principali : la sicurezza, la didattica, l’ambiente, le visite guidate.

Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, ogni studente di materne, elementari e medie farà riferimento al proprio istituto scolastico, cioè dove frequenta la propria scuola. Applicando i protocolli sanitari vigenti, è stato stabilito un rapporto di 5 a 1 per le materne, 7 a 1 per le elementari, 10 a 1 per le medie, creando quindi piccoli gruppi che utilizzeranno sempre la stessa aula, gli stessi servizi igienici, saranno seguiti dalla stessa insegnante. Si cercherà quindi di recuperare un po’ del tempo perso o comunque non sfruttato appieno in questa fase di chiusura, ma aprendo anche a temi ambientali e alla realizzazione di gite e escursioni utilizzando i mezzi a disposizione dell’amministrazione comunale oltre che, appunto, il servizio mensa.

“Un piano molto articolato – spiegano Oreste Giurlani e Fiorella Grossi- che però riteniamo sia fondamentale in questa fase per la fascia più giovane della popolazione e per le loro famiglie. Vista la chiusura degli istituti per l’emergenza sanitaria, i ragazzi potranno tornare a respirare l’aria scolastica, arricchita da nozioni ambientali e da qualche escursione nelle vicinanze, ma per vedere luoghi culturali, storici e scientifici importanti. Per noi un grande impegno, come si capisce dalle molte amministrazioni comunali anche vicine alla nostra che hanno già dichiarato l’impossibilità a organizzare un servizio come questo, con tutte le restrizioni e le prescrizioni necessarie perché possa essere svolto in sicurezza”.

 

 

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Comunicato stampa