Tre miliardi di alberi verranno piantati nell’Unione Europea entro il 2030 con il sostegno al più rilevante piano di rimboschimento mai realizzato per valorizzare il ruolo ambientale delle foreste nel contrasto al cambiamento climatico. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento agli incendi divampati in tutta Europa che hanno deturpato il patrimonio boschivo con danni incalcolabili all’economia e all’ambiente. La strategia per le foreste della Commissione europea mira ad aumentare la qualità, quantità e resilienza dei boschi dell’Ue nell’ambito del pacchetto Fit for 55 che – sottolinea la Coldiretti – propone di adeguare la legislazione Ue all’obiettivo di ridurre del 55% entro il 2030 le emissioni climalteranti in Europa, rispetto ai livelli del 1990. Un obiettivo messo a rischio dal divampare degli incendi che anche in Italia – precisa la Coldiretti – hanno distrutto decine di migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea inceneriti dalle fiamme, con animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti dalla Sicilia alla Sardegna, dalla Puglia all’Abruzzo, dalle Marche alla Toscana, dalla Calabria alla Campania fino alla Basilicata.

 

“Occorrerà uno sforzo produttivo immane –evidenzia Fabrizio Tesi, presidente di Coldiretti Pistoia- a cui Pistoia, il principale polo italiano del vivaismo, darà il suo contributo,  col suo patrimonio varietale che va dagli arbusti agli alberi d’alto fusto. Sarà una sfida lunga, dove occorrerà fare le giuste scelte strategiche a livello produttivo, a cui darà un contributo la spinta innovativa che risiede nel Dna dei vivaisti pistoiesi. Pistoia è il giardino d’Italia che contribuirà a migliorare l’ambiente in tutta Europa. Ci stiamo attrezzando per questo, con sperimentazioni che riguardano anche la logistica: In.Tra.Vi.Va. è un progetto coordinato da Coldiretti Pistoia che punta a preservare in ottimo stato le piante dopo diversi giorni di viaggio in container”.

 

Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco, infatti – sottolinea la Coldiretti – ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Nelle aree bruciate saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati. In un Paese come l’Italia dove più di 1/3 (38%) della superficie totale nazionale coperta da foreste l’impegno a difendere e valorizzare una risorsa importante del Paese – sottolinea la Coldiretti – è determinante per l’ambiente e la sicurezza della popolazione. Non va dimenticato il ruolo dei boschi nella tenuta idrogeologica dei territori considerato che lungo la penisola più di 9 comuni su 10 (91,1%) sono a rischio per frane, smottamenti o alluvioni in una situazione in cui – continua la Coldiretti – gli eventi meteo estremi sono sempre più frequenti, dalle grandinate alle bombe d’acqua, e mettono in serio pericolo città e campagne.

Per incrementare il patrimonio boschivo italiano, la Coldiretti ha elaborato insieme a Federforeste il progetto nel PNRR di piantare in Italia 50 milioni di alberi nell’arco dei prossimi cinque anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali.

 

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Comunicazione Coldiretti Pistoia

Comunicato stampa