«Il distretto e il soggetto referente stanno lavorando ormai da diversi mesi per un miglioramento generale di tutte le attività sia produttive sia di divulgazione e adesso, anche in relazione al PNRR, ci sono molti progetti che saranno avviati, incluso un laboratorio di autocontrollo che porterà a una sorta di autocertificazione delle produzioni dal punto di vista fitosanitario. Questo, naturalmente, in parallelo al Servizio Fitosanitario Regionale, che manterrà le sue attività e continuerà a rilasciare le certificazioni delle piante necessarie all’export».

Così il presidente del Distretto rurale vivaistico-ornamentale della provincia di Pistoia, prof. Francesco Ferrini, al termine dell’assemblea distrettuale tenutasi il 6 giugno scorso nella sede di GEA – Green Economy and Agriculture a Pistoia. Un’assemblea che aveva all’ordine del giorno due punti dettati dalla legge regionale di disciplina dei distretti rurali del 2017 (adozione del regolamento di funzionamento dell’assemblea e costituzione del tavolo per la redazione del nuovo piano economico territoriale di distretto), il resoconto delle attività svolte nel 2021 e degli incontri effettuati nel 2022 in vista della definizione di un progetto per partecipare al Bando del Ministero delle Politiche Agricole sui contratti di distretto e alcune comunicazioni del presidente.

Sui due «atti dovuti» dell’ordine del giorno, come li ha definiti nella sua relazione il presidente Ferrini, l’assemblea ha approvato all’unanimità il nuovo regolamento di funzionamento ex art. 5.3 della legge regionale dei distretti rurali (L.R. n. 17 del 5 aprile 2017), che adatta il precedente alla nuova normativa; inoltre è stato deciso di avviare una serie di incontri di consultazione insieme al soggetto referente del Distretto, l’Associazione Vivaisti Italiani (AVI) presieduta da Luca Magazzini, per definire la composizione del tavolo che dovrà redigere il nuovo progetto economico territoriale distrettuale a partire dal precedente, ormai vecchio di oltre 10 anni.

Riguardo alla comunicazione dell’intenzione di dotarsi di un laboratorio per l’autocontrollo fitosanitario, Ferrini e Magazzini hanno spiegato che dovrebbe trattarsi di un laboratorio con funzioni distinte e complementari rispetto al laboratorio del Servizio Fitosanitario Regionale. Esso, infatti, come previsto dall’art. 15 della riforma del sistema fitosanitario (D.lgs n. 19 del 2 febbraio 2021), sarà a disposizione delle aziende vivaistiche del distretto, che potranno rivolgersi al laboratorio per le analisi necessarie alla gestione fitosanitaria dei propri vivai. Il distretto e AVI cercheranno a tal fine cofinanziamenti sia all’interno dei bandi del PNRR che eventualmente nel PSR, per far fronte al significativo investimento necessario per l’allestimento del laboratorio stesso e per la gestione del personale che vi lavorerà.

 

Addetto stampa Lorenzo Sandiford  lorenzo.sandiford@gmail.com

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Comunicato stampa